Gli ospiti in vantaggio con Lewandoski, il pari di un ritrovato Osimhen: finisce 1-1

Luce a Fuorigrotta. Quanto l’abbiamo aspettata. Lasciate perdere il discorso qualificazione. Quella - dopo l'1-1 di stasera al Maradona - si gioca tutta al ritorno ed è problematica ma possibile. Calzona comincia bene che meglio non si poteva, afferma la sua volontà sul presidente togliendo di mezzo l’idea del ritiro, impone coraggio alla squadra, registra la difesa, sostituisce il binomio dei Magnifici che per la verità ieri sera non ha brillato. Porta in campo, Calzona, una squadra che non ha mai perso concentrazione, consapevoli i giocatori, tutti, che al terzo allenatore, a stare sotto esame era la loro professionalità . E hanno risposto. Un primo tempo assai prudente ma senza errori. Un secondo tempo nel quale è stato addirittura recuperato lo svantaggio, grazie all’unico gesto tecnico di valore di Victor Osimhen, per il resto non pervenuto. Dall’altra parte c’era la terza della Liga spagnola, non il Pizzighettone.Â

Nel prepartita a Prime intervistano Calzona e lo trattano bene. Ma poi Cannavaro, Toni e Zola passano minuti e minuti a fare confronti con la squadra che fu di Sarri e con quella di Spalletti. E’ una trappola mentale: se non si vuole rovinare anche Calzona, bisognerà liberare il Napoli dal paragone col passato degli anni buoni. Ricordiamoci solo di Garcia e Mazzarri, così faremo meno sangue amaro. Fabio Cannavaro fa un po’ di calcoli e ci dice che il doppio incarico club-nazionale terrà il tecnico lontano da Napoli per almeno venti-venticinque giorni in tre mesi. Si vedrà . Vedere i ragazzini del Barcellona, Lamine Yamal per primo, giocare disinvolti con le cuffie mette i brividi. Ridono, scherzano: fanno paura. Altra cultura calcistica. La paura è la protagonista dell’avvio. Il Maradona tifa, ha dimenticato i fischi del campionato, stasera sono solo fischi di paura davanti all’aggressività da Blitzkrieg del Barcellona, quando i catalani provano a chiudere il discorso in dieci minuti.Â

L’inizio è un horror. Meret lavora, vola di qua e di là . Gli azzurri hanno paura e si vede. Il Barcellona è più veloce, più tecnico, ha le idee più chiare su ciò che intende fare. Lamine Yamal è una maledizione, cambi di passo e di direzione e i catalani entrano come vogliono. Poi, bene o male il Napoli riesce a spingere l’avversario verso il centro del campo. La partita gira al trentesimo, quando è il Napoli a palleggiare ma ancora lentamente e in modo impreciso. La differenza fra loro e noi è che il Napoli non riesce a fare un solo tiro in porta e sembra tenere il risultato in bilico come la bilancia di un farmacista: il minimo errore e loro potrebbero passare. Il Barcellona ha la sintassi, il Napoli solo la grammatica. La sintassi la ritrovano gli azzurri all’inizio del secondo, e anche il ritmo, ma ancora non si vede la porta, mentre si ripetono gli errori che lo espongono alle ripartenze, fino a quando al 60’ Lewandoski ci mette il tocco dell’arte, e l’arte ce l’hanno gli artisti. Il Napoli di quest’anno è solo un artigiano: ma finalmente un artigiano della qualità .

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21 febbraio 2024 ( modifica il 21 febbraio 2024 | 23:14)

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QOSHE - Il Napoli di Calzona è una squadra di artigiani di qualità. Che con il gioco ha tenuto testa al Barcellona - Vittorio Zambardino
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Il Napoli di Calzona è una squadra di artigiani di qualità. Che con il gioco ha tenuto testa al Barcellona

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22.02.2024

Gli ospiti in vantaggio con Lewandoski, il pari di un ritrovato Osimhen: finisce 1-1

Luce a Fuorigrotta. Quanto l’abbiamo aspettata. Lasciate perdere il discorso qualificazione. Quella - dopo l'1-1 di stasera al Maradona - si gioca tutta al ritorno ed è problematica ma possibile. Calzona comincia bene che meglio non si poteva, afferma la sua volontà sul presidente togliendo di mezzo l’idea del ritiro, impone coraggio alla squadra, registra la difesa, sostituisce il binomio dei Magnifici che per la verità ieri sera non ha brillato. Porta in campo, Calzona, una squadra che non ha mai perso concentrazione, consapevoli i giocatori, tutti, che al terzo allenatore, a stare sotto esame era la loro professionalità . E hanno risposto. Un primo tempo assai prudente ma senza errori. Un secondo tempo nel quale è stato addirittura recuperato lo svantaggio, grazie all’unico gesto tecnico di valore di........

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