Battuta la Salernitana, si parte per lâArabia: recitiamo con lâex cardinale Sepe: «'A Maronna vâaccumpagna»
Il Derby dei disperati è una partita ingrata con la contestazione dello stadio contro la società fino al minuto 94, quando segna Rrahmani e il Napoli vince. Dallo stadio un tifoso anziano e storico messaggia: «Evitata una tragedia» e parlava della classifica ma anche del clima, con la polizia già schierata fuori dai cancelli. E questo è oggi: un gorgo di umori neri, che il gol finale sfiamma per il momento. Ma il momento era importante, perdere non si poteva e nemmeno pareggiare contro lâultima in classifica. LâArabia incombe con Fiorentina e Lazio e quello che si è visto ieri non tranquillizza proprio. Continua il palleggio impotente. Continua quel non saper più tirare o metterla dentro. Continua lâallergia alle ripartenze avversarie che sembrano tutte cose da Real Madrid. Ma finalmente, oltre alla depressione, i cuori hanno vibrato, si è visto un  Kvaratskhelia che «lo vuole fare», anche se poi lo fa poco. Un Cholito disperato dalla voglia. Un Raspadori inesistente. Un centrocampo che certo non è andato peggio che con il polacco.
La Salernitana, una società normale, ha preso un allenatore giovane ma soprattutto un uomo competente e carismatico, Walter Sabatini, nel ruolo di direttore sportivo e leader tecnico. Se ne vedono i frutti nellâatteggiamento della squadra che non gioca da ultima in classifica. Nel primo tempo sono loro a tirare in porta più del Napoli. Che è così depresso che non chiede il rigore. Glielo dà il Var. Una squadra di signori o forse di gente schiacciata dalle critiche di un tifo stolto che mette sotto accusa i giocatori, per poi passare alla società . Una grazia, questo rigore, che pareggia un gol spettacolare di Candreva, di quelli che una volta il Napoli sapeva fare e che invece adesso prende regolarmente. Il primo tempo, fino al gol, è un altro tormento di orizzontalità , di arretramenti bizantini, una nenia che finisce dopo lâelettroshock del gol di Candreva. Troviamo gol dopo 420 minuti di astinenza. Hai detto niente. Si parte per lâArabia: recitiamo con lâex cardinale Sepe: «âA Maronna vâaccumpagna».
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13 gennaio 2024
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