Se i Giochi olimpici rappresentano per il mondo una vera celebrazione delle imprese degli atleti e uno spettacolo mondiale, sono anche un’occasione di viaggio e di immersione nella cultura del paese ospitante e dei paesi partecipanti con un’ode, in questa 33° edizione, in particolare ai sapori di Francia e delle sue regioni, accanto a qualche deviazione internazionale. Le previsioni dicono che saranno serviti 13 milioni di pasti attraverso i quali sono rappresentate tutte le regioni d’Oltralpe tramite la selezione di prodotti a filiera corta, per un’esperienza culinaria che varia a seconda dei siti olimpici. Ecco dunque che, esattamente 100 anni dopo gli ultimi Giochi estivi organizzati a Parigi, la Francia è pronta ad accogliere non solo il più grande evento sportivo al mondo, dal 26 luglio all’8 settembre 2024, con 15 giorni di gare olimpiche e 10 giorni di gare paralimpiche, ma anche ad offrire il meglio del gusto a 15.000 atleti, 45.000 mila volontari, 26.000 operatori media e a tutti i visitatori che seguiranno dal vivo le gare accanto ai circa 3 miliardi di telespettatori previsti nelle dirette tv.

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Se i Giochi olimpici rappresentano per il mondo una vera celebrazione delle imprese degli atleti e uno spettacolo mondiale, sono anche un’occasione di viaggio e di immersione nella cultura del paese ospitante e dei paesi partecipanti con un’ode, in questa 33° edizione, in particolare ai sapori di Francia e delle sue regioni, accanto a qualche deviazione internazionale. Le previsioni dicono che saranno serviti 13 milioni di pasti attraverso i quali sono rappresentate tutte le regioni d’Oltralpe tramite la selezione di prodotti a filiera corta, per un’esperienza culinaria che varia a seconda dei siti olimpici. Ecco dunque che, esattamente 100 anni dopo gli ultimi Giochi estivi organizzati a Parigi, la Francia è pronta ad accogliere non solo il più grande evento sportivo al mondo, dal 26 luglio all’8 settembre 2024, con 15 giorni di gare olimpiche e 10 giorni di gare paralimpiche, ma anche ad offrire il meglio del gusto a 15.000 atleti, 45.000 mila volontari, 26.000 operatori media e a tutti i visitatori che seguiranno dal vivo le gare accanto ai circa 3 miliardi di telespettatori previsti nelle dirette tv.

Gli eventi sportivi dislocati, quindi, in tutta la Francia sono la più ghiotta occasione per sperimentare le specialità culinarie regionali. Ogni città propone ricette locali, realizzate con alimenti stagionali del territorio. Se a Parigi si degustano piatti a base di piselli, patate, manzo, brie di Meaux e Melun, a Bordeaux la cucina sarà a base di asparagi, funghi, carne e formaggi di pecora, naturalmente buon vino. Se a Lione si assaggiano piatti a base di carni bianche, frutta e verdura fresca, a Marsiglia il pesce sarà il grande protagonista della proposta culinaria. Tutto questo grazie a centinaia di fornitori locali, ma anche a chef internazionali che stanno collaborando con il comitato organizzatore per studiare sempre meglio ricette in grado esaltare il cibo francese, ovunque sarà servito.

“In stretta collaborazione con specialisti della nutrizione sportiva, tutti i menu sono preparati in conformità con le esigenze dietetiche degli atleti per aiutarli a raggiungere le loro migliori prestazioni durante la competizione. Cercando di soddisfare i gusti provenienti da tutto il mondo, rispettando le esigenze e le preferenze di ciascun individuo e facendo sentire gli atleti a casa”. Tante le curiosità appetitose, il “mueslinoa” ideato dallo chef stellato Akrame Bennal, un piatto di muesli e quinoa, per atleti che seguono dieta kosher o halal, così come ha fatto lo chef Alexandre Mazzia, che propone un piatto a base di ceci, piselli e barbabietola affumicata. Ma non mancano ovviamente carne e pesce, a volte anche in un fantasioso mix, come quello proposto da Amandine Chaignot che ha scelto di proporre gnocchi di patate con faraona e gamberi.

Non solo ambiente, ma anche impegno sociale: almeno il 10% delle persone che lavoreranno nella ristorazione durante le Olimpiadi saranno persone disoccupate, disabili o da aree fragili del paese incluse in percorsi di formazione professionale.

QOSHE - Olimpiadi a tavola. A Parigi “il più grande ristorante green del pianeta" - Francesca Alliata Bronner
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Olimpiadi a tavola. A Parigi “il più grande ristorante green del pianeta"

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16.02.2024

Se i Giochi olimpici rappresentano per il mondo una vera celebrazione delle imprese degli atleti e uno spettacolo mondiale, sono anche un’occasione di viaggio e di immersione nella cultura del paese ospitante e dei paesi partecipanti con un’ode, in questa 33° edizione, in particolare ai sapori di Francia e delle sue regioni, accanto a qualche deviazione internazionale. Le previsioni dicono che saranno serviti 13 milioni di pasti attraverso i quali sono rappresentate tutte le regioni d’Oltralpe tramite la selezione di prodotti a filiera corta, per un’esperienza culinaria che varia a seconda dei siti olimpici. Ecco dunque che, esattamente 100 anni dopo gli ultimi Giochi estivi organizzati a Parigi, la Francia è pronta ad accogliere non solo il più grande evento sportivo al mondo, dal 26 luglio all’8 settembre 2024, con 15 giorni di gare olimpiche e 10 giorni di gare paralimpiche, ma anche ad offrire il meglio del gusto a 15.000 atleti, 45.000 mila volontari, 26.000 operatori media e a tutti i visitatori che seguiranno dal vivo le gare accanto ai circa 3 miliardi di telespettatori........

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