Vive gioiosa di un doppio respiro questa collezione Giorgio Armani Privé, Haute Couture En Jeu, Paris Palais de Tokyo, 23 gennaio 2024.

En jeu, il titolo è “in gioco”, la parentesi sospesa e necessaria di leggerezza, sognante, magnifica e raffinatissima, di passo lieve e sempre finemente armaniano.

Ma è anche il momento quando la couture prova di nuovo a ri-mettersi in un gioco nel suo significato speciale, questa volta con creazioni quasi ardite, profili inaspettati, sorprendenti e a sdrammatizzare, scansioni addirittura sontuose a disorientare, per catturare la luce e quella attenzione femminile per l’eccezionale.

Un viaggio di figure e capi (novantaquattro capitoli) “ogni capo è la sua storia, unica per forma colore e volume" ricorda lo stilista nel back stage, ed è solo il suo il magico fil rouge, un gioco appunto di fantasie che volano per evasione, procedono per rifermenti a culture differenti, a mondi e a tocchi esotici, l’incontro oriente-occidente da sempre nei tratti del grande spazio dell’immaginario Giorgio Armani.

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Vive gioiosa di un doppio respiro questa collezione Giorgio Armani Privé, Haute Couture En Jeu, Paris Palais de Tokyo, 23 gennaio 2024.

En jeu, il titolo è “in gioco”, la parentesi sospesa e necessaria di leggerezza, sognante, magnifica e raffinatissima, di passo lieve e sempre finemente armaniano.

Ma è anche il momento quando la couture prova di nuovo a ri-mettersi in un gioco nel suo significato speciale, questa volta con creazioni quasi ardite, profili inaspettati, sorprendenti e a sdrammatizzare, scansioni addirittura sontuose a disorientare, per catturare la luce e quella attenzione femminile per l’eccezionale.

Un viaggio di figure e capi (novantaquattro capitoli) “ogni capo è la sua storia, unica per forma colore e volume" ricorda lo stilista nel back stage, ed è solo il suo il magico fil rouge, un gioco appunto di fantasie che volano per evasione, procedono per rifermenti a culture differenti, a mondi e a tocchi esotici, l’incontro oriente-occidente da sempre nei tratti del grande spazio dell’immaginario Giorgio Armani.

È sparso dovunque un puntuale lavoro di più che preziosa artigianalità, avvolto dai toni tenui e poetici del pastello, del rosa pallido, del verde giada, dei bagliori dell’oro, insieme alle applicazioni raffinate di perle e cristalli ai pizzi leggerissimi, o agli effetti costruiti sui tessuti, sulla seta lavorata.

I pantaloni di seta fluidi, i bustier, le giacche, le vestaglie lunghe tagliate a kimono, e infine i quattro quadri finali, le figure divertite disegnate da enormi cappelli di piccole pieghe a ventaglio, che rimandano all’atmosfera impercettibile di un appuntamento irrinunciabile, quello divertito e profondo con la bellezza anche in tempi così smarriti del nostro presente.

QOSHE - En jeu. Armani si rimette in gioco con una collezione sognante e raffinata, che disorienta - Maddalena Labricciosa
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En jeu. Armani si rimette in gioco con una collezione sognante e raffinata, che disorienta

19 0
24.01.2024

Vive gioiosa di un doppio respiro questa collezione Giorgio Armani Privé, Haute Couture En Jeu, Paris Palais de Tokyo, 23 gennaio 2024.

En jeu, il titolo è “in gioco”, la parentesi sospesa e necessaria di leggerezza, sognante, magnifica e raffinatissima, di passo lieve e sempre finemente armaniano.

Ma è anche il momento quando la couture prova di nuovo a ri-mettersi in un gioco nel suo significato speciale, questa volta con creazioni quasi ardite, profili inaspettati, sorprendenti e a sdrammatizzare, scansioni addirittura sontuose a disorientare, per catturare la luce e quella attenzione femminile per l’eccezionale.

Un viaggio di figure e capi (novantaquattro capitoli) “ogni capo è la sua storia, unica per........

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