Nelle ultime settimane alcune ricorrenze hanno risvegliato atroci ricordi (Foibe) e riportato all’attenzione collettiva emergenze incalzanti (cyberbullismo, pericoli della Rete soprattutto per i minori). Si continua a non riflettere a sufficienza sull’importanza di comportarsi bene anche nella dimensione virtuale, di veicolare valori positivi attraverso i circuiti digitali, di educare soprattutto le nuove generazioni ma in generale tutti gli utenti ad un uso equilibrato e rispettoso del web e dei social.

Le persistenti tensioni internazionali, soprattutto sul fronte mediorientale, rappresentano la cartina al tornasole del cortocircuito tra vita reale e vita virtuale perché la Rete finisce per fomentare e inasprire il clima di odio che domina il fronte del conflitto israelo-palestinese. I veleni della palude digitale si riversano sul terreno militare e allontanano la prospettiva della pace.

L’imminente entrata in vigore del Digital services act (Dsa), nuovo regolamento europeo già vincolante dall’agosto scorso per i giganti di Internet e da sabato prossimo obbligatorio per tutti gli altri player del settore, potrebbe rappresentare uno stimolo a intensificare le azioni di contrasto contro l’odio in Rete. La disintossicazione delle comunità virtuali rappresenta una frontiera imprescindibile per migliorare la qualità delle relazioni umane. In particolare le nuove manifestazioni di intolleranza e di antisemitismo vanno combattute con risolutezza. La commissione straordinaria anti odio del Senato, presieduta dalla Senatrice a vita, Liliana Segre, è impegnata attivamente su questo fronte. È composta da parlamentari di tutti gli schieramenti, a riprova del fatto che la battaglia contro l’intolleranza, l’odio, le discriminazioni non deve avere colore politico anzi deve accomunare tutte le sensibilità impegnate nella costruzione di una pace stabile e duratura su tutti i fronti.

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Nelle ultime settimane alcune ricorrenze hanno risvegliato atroci ricordi (Foibe) e riportato all’attenzione collettiva emergenze incalzanti (cyberbullismo, pericoli della Rete soprattutto per i minori). Si continua a non riflettere a sufficienza sull’importanza di comportarsi bene anche nella dimensione virtuale, di veicolare valori positivi attraverso i circuiti digitali, di educare soprattutto le nuove generazioni ma in generale tutti gli utenti ad un uso equilibrato e rispettoso del web e dei social.

Le persistenti tensioni internazionali, soprattutto sul fronte mediorientale, rappresentano la cartina al tornasole del cortocircuito tra vita reale e vita virtuale perché la Rete finisce per fomentare e inasprire il clima di odio che domina il fronte del conflitto israelo-palestinese. I veleni della palude digitale si riversano sul terreno militare e allontanano la prospettiva della pace.

L’imminente entrata in vigore del Digital services act (Dsa), nuovo regolamento europeo già vincolante dall’agosto scorso per i giganti di Internet e da sabato prossimo obbligatorio per tutti gli altri player del settore, potrebbe rappresentare uno stimolo a intensificare le azioni di contrasto contro l’odio in Rete. La disintossicazione delle comunità virtuali rappresenta una frontiera imprescindibile per migliorare la qualità delle relazioni umane. In particolare le nuove manifestazioni di intolleranza e di antisemitismo vanno combattute con risolutezza. La commissione straordinaria anti odio del Senato, presieduta dalla Senatrice a vita, Liliana Segre, è impegnata attivamente su questo fronte. È composta da parlamentari di tutti gli schieramenti, a riprova del fatto che la battaglia contro l’intolleranza, l’odio, le discriminazioni non deve avere colore politico anzi deve accomunare tutte le sensibilità impegnate nella costruzione di una pace stabile e duratura su tutti i fronti.

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Contrastare l’odio (anche) in Rete

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13.02.2024

Nelle ultime settimane alcune ricorrenze hanno risvegliato atroci ricordi (Foibe) e riportato all’attenzione collettiva emergenze incalzanti (cyberbullismo, pericoli della Rete soprattutto per i minori). Si continua a non riflettere a sufficienza sull’importanza di comportarsi bene anche nella dimensione virtuale, di veicolare valori positivi attraverso i circuiti digitali, di educare soprattutto le nuove generazioni ma in generale tutti gli utenti ad un uso equilibrato e rispettoso del web e dei social.

Le persistenti tensioni internazionali, soprattutto sul fronte mediorientale, rappresentano la cartina al tornasole del cortocircuito tra vita reale e vita virtuale perché la Rete finisce per fomentare e inasprire il clima di odio che domina il fronte del conflitto israelo-palestinese. I veleni della palude digitale si riversano sul terreno militare e allontanano la prospettiva della pace.

L’imminente entrata in vigore del Digital services act........

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