All’insegna del motto “Tu conti”, oggi alle ore 9 inizierà il censimento linguistico in Alto Adige. Tutte e tutti i sudtirolesi dovranno indicare il proprio gruppo linguistico – tedesco, italiano o ladino – cioè dichiarare la propria appartenenza o aggregazione. Pazienza, se parlano comunemente tre lingue. Da questo dato verrà determinata la proporzionale, ovvero la composizione percentuale dei tre gruppi linguistici del Sudtirolo, a livello provinciale e comunale. Diciamo per ipotesi, data la proporzione tra i gruppi etnici, su 100 posti di lavoro apicali e ben retribuiti, 69 andranno a appartenenti al gruppo tedesco, 26 al gruppo italiano, 5 al ladino. Con qualche deroga ed eccezione alla regola...in alcuni importanti ambiti, con quindi sbilanciamento a danno soprattutto dei posti disponibili per gli "italiani", costretti nella loro sempre più ristretta gabbia. Italiani relativamente, in quanto la maggior parte delle "altre etnie" si dichiara tale. Sono molti gli immigrati, e nessun riconoscimento spetta ad esempio alle antiche e ben radicate comunità sinte, le vere conoscitrici dell'antico impero austroungarico che percorrevano unendo popoli e culture anche attraverso il loro linguaggio musicale, "italiani".

Ricordiamo il 1981, il primo censimento etnico, con la definizione coniata da Alexander Langer: ..."una gabbia per sempre...". Gabbia nella quale, si è poi volontariamente rinchiuso, dichiarandosi ladino. Siamo tutti, soprattutto se italofoni, del resto, un po' retoromanzi, quindi, ladini.

Ma qui vorrei ricordare i molti ignoti, coloro che rifiutarono veramente la logica della dichiarazione etnica. Per principio, per motivi famigliari, per multiculturalità, plurilinguismo, identità complesse e non definibili in una crocetta apposta su un foglio. Che persero lavoro e casa e preferirono vivere così, o andare via. Ai quali nessuno ha dedicato ponti o istituzioni. Oppure il progetto del museo della comunità sinta e rom, che langue da tempo.

Ma abbiamo delle novità: poiché dal 2018 il censimento viene effettuato come censimento continuo, quello linguistico ha dovuto essere scorporato e per la prima volta avviene separatamente.

Un'altra notizia è che nella prima fase il conteggio dei gruppi linguistici verrà effettuato online. I ritardatari riluttanti verranno chiamati in seguito.

Fonti ufficiali precisano che la partecipazione al censimento linguistico è un dovere civico, anche se non è prevista alcuna sanzione per la mancata presentazione della dichiarazione. A parte, sarebbe da aggiungere, la cancellazione di ogni diritto di cittadinanza.

Secondo il Landeshauptmann in una recente conferenza stampa: "Il censimento linguistico... costituisce la base della nostra Autonomia. Il risultato costituisce la base per molti aspetti della convivenza e della tutela delle minoranze in Alto Adige: ad esempio per la distribuzione degli incarichi nella Pubblica amministrazione e dei contributi provinciali, nonché per la rappresentanza dei gruppi linguistici negli organi collegiali della Provincia.... C’è un grande ... dibattito legittimo, ma in definitiva questo sistema di rappresentanza proporzionale garantisce che un gruppo non ottenga più di quanto gli spetti e ciò ha contribuito all’attuale pacificazione nella nostra terra. La maggior parte dei conflitti sul nostro pianeta sono collegati a questioni etniche, di rapporto tra maggioranza e minoranza, e per questo a livello internazionale sono interessati al nostro sistema. Anche l'Onu.”

Predomina oggi forse l’idea diffusa che siano legittimi e moralmente validi solo gli stati nazionali, realtà amministrative che si identificano con uno specifico e unico popolo. Riflettendo, storicamente gli stati si sono formati per molteplici ragioni: alcuni hanno alla base una comune radice etnica, religiosa o linguistica, altri no. Efficacia, durata e consenso dipendono anche da altro, dalla forma dello stato stesso, dal suo centralismo o federalismo, dalle ingerenze esterne ed interne. Sono le contingenze storiche che ne decretano il successo: pensiamo alla Svizzera o agli Stati Uniti, alla Cina, al Brasile, all’India; tutti esempi di stati multiculturali, multireligiosi, multinazionali, multilinguistici. Oggi, la ex Jugoslavia compirebbe ottant'anni. Auguri.

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Alto Adige, il censimento linguistico come una gabbia "per sempre"

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04.12.2023

All’insegna del motto “Tu conti”, oggi alle ore 9 inizierà il censimento linguistico in Alto Adige. Tutte e tutti i sudtirolesi dovranno indicare il proprio gruppo linguistico – tedesco, italiano o ladino – cioè dichiarare la propria appartenenza o aggregazione. Pazienza, se parlano comunemente tre lingue. Da questo dato verrà determinata la proporzionale, ovvero la composizione percentuale dei tre gruppi linguistici del Sudtirolo, a livello provinciale e comunale. Diciamo per ipotesi, data la proporzione tra i gruppi etnici, su 100 posti di lavoro apicali e ben retribuiti, 69 andranno a appartenenti al gruppo tedesco, 26 al gruppo italiano, 5 al ladino. Con qualche deroga ed eccezione alla regola...in alcuni importanti ambiti, con quindi sbilanciamento a danno soprattutto dei posti disponibili per gli "italiani", costretti nella loro sempre più ristretta gabbia. Italiani relativamente, in quanto la maggior parte delle "altre etnie" si dichiara tale. Sono molti gli immigrati, e nessun riconoscimento spetta ad esempio alle antiche e ben radicate comunità sinte, le vere conoscitrici........

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