È stato faticosamente raggiunto il 17 gennaio scorso l’accordo per la formazione della nuova Giunta provinciale di Bolzano. L’ assemblea dei delegati del partito (una specie di “parlamentino” interno, come viene definito) ha votato a favore di Lega e Fratelli d’Italia come alleati italiani, e del partito indipendentista altoatesino Die Freiheitlichen come alleato tedesco.

Alla fine l’Alto Adige sarà governato da un esecutivo extra-large, con 11 assessori. I due del gruppo etnico italiano sono Marco Galateo (FdI) e Christian Bianchi (Lega). Così la Südtiroler Volkspartei (Svp) riesce a trovare una soluzione per dare il via al terzo mandato del presidente Arno Kompatscher, riconfermato lo scorso 18 gennaio. In maggioranza finiscono FdI, Lega, La Civica e pure i Freiheitlichen, il partito di destra indipendentista sudtirolese.

Grande sdegno suscita da più parti il "compromesso storico" con i nemici di sempre, i "fascisti italiani". "Lei ha deluso il Sudtirolo”, apre il fuoco nei confronti del Landeshauptmann la rappresentante dei Verdi sudtirolesi durante il dibattito per l’elezione del Presidente della Provincia. Ancor meno questi piacciono a Sven Knoll, il responsabile dei Freiheitlichen, che non ha mai nascosto le sue antipatie. L' intera situazione viene trovata scandalosa ed inaccettabile. "Un affronto nei confronti dell'autonomia sudtirolese, visto tutto quello che i fascisti hanno fatto agli altoatesini". Posizioni di principio per le quali tuttavia occorre chiedersi come mai da un lato non ci si preoccupi di riferirsi ai Fratelli d'Italia con la parola "fasci...", ma al contempo si tolleri la condivisione con movimenti estremismi di destra nelle proprie file. "Mai sentito tante volte il termine fascismo come in queste ore...si è parlato di patto col diavolo...", dice Galateo, che annuncia che farà causa a tutti coloro che hanno definito tale il suo partito e che ora quindi dovrebbe citare in giudizio lo stesso Knoll.

Da mercoledì in Germania si discute di un incontro fra alcuni leader del partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) e diversi membri del movimento neonazista tedesco avvenuto vicino Berlino. Secondo quanto riportato nell’inchiesta pubblicata mercoledì dal sito tedesco di giornalismo investigativo Correctiv, l’obiettivo della riunione sarebbe stato quello di discutere un piano di espulsioni su larga scala delle persone richiedenti asilo, di immigrati con permesso di soggiorno e anche di cittadini tedeschi di origine straniera.

L’ operazione è definita “remigrazione”. Destinazione: si propone uno "Stato modello” nel Nord Africa, nel quale potrebbero vivere fino a due milioni di "cittadini non assimilati".

Poco dopo la studentessa venticinquenne Melanie Mair, portavoce regionale dei giovani Freiheitlichen, ha evidenziato un video sul suo profilo Instagram con la parola chiave “remigrazione”. Nel video Sven Knoll riferisce di un presunto tentativo di stupro di una minorenne da parte di due stranieri. Segue un altro post con l' hashtag “Remigrazione”, che si riferisce chiaramente all'incontro degli estremisti di destra. In un ulteriore post si legge di “remigrazione”, appena eletta la più brutta parola dell’anno 2023, che viene invece celebrata come “probabilmente la più bella parolaccia dell'anno tra tutte”.

Parolaccia più, parolaccia meno, sembra ormai un florilegio.

Se i concetti di patriottismo e di impegno per conservare i costumi e la cultura tirolesi possono trovare condivisione, si ha l'impressione che si assecondino apertamente estremismi di destra, mentre si demonizzino per contro altre posizioni. E per l'imminente Giorno della Memoria, ricordiamo che il Sudtirolo ha vissuto, anche, un passato nazista, campi di concentramento, centinaia di vittime e deportazioni oltre confine. Moderazione nei termini, si auspica. Moderazione nei contenuti. "Le nostre vite sotto scorta", diceva recentemente Elisabetta Rossi Borenstein, presidente della Comunità Ebraica di Merano, città teatro della prima grande deportazione attuata su territorio italiano dopo l’8 settembre 1943. Un mondo di dimenticati che solo negli ultimi anni è tornato alla luce. "Se vuoi nuotare, devi bagnarti". Così il Presidente Arno Kompatscher ha risposto alle critiche dell'opposizione sull'alleanza con Fdi e Lega, poco prima del voto. "Non dovremmo dividere tutto in buoni e cattivi".

Si augura veramente buon lavoro, in questi tempi difficili: perché altri non ritornino, che si ricordi in Giunta anche la Storia e il Giorno della Memoria. Tutti insieme, possibilmente evitando parolacce. Ma nemmeno ignorandole.

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Il fatale compromesso storico tra le due destre (nemiche) su Arno Kompatscher

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19.01.2024

È stato faticosamente raggiunto il 17 gennaio scorso l’accordo per la formazione della nuova Giunta provinciale di Bolzano. L’ assemblea dei delegati del partito (una specie di “parlamentino” interno, come viene definito) ha votato a favore di Lega e Fratelli d’Italia come alleati italiani, e del partito indipendentista altoatesino Die Freiheitlichen come alleato tedesco.

Alla fine l’Alto Adige sarà governato da un esecutivo extra-large, con 11 assessori. I due del gruppo etnico italiano sono Marco Galateo (FdI) e Christian Bianchi (Lega). Così la Südtiroler Volkspartei (Svp) riesce a trovare una soluzione per dare il via al terzo mandato del presidente Arno Kompatscher, riconfermato lo scorso 18 gennaio. In maggioranza finiscono FdI, Lega, La Civica e pure i Freiheitlichen, il partito di destra indipendentista sudtirolese.

Grande sdegno suscita da più parti il "compromesso storico" con i nemici di sempre, i "fascisti italiani". "Lei ha deluso il Sudtirolo”, apre il fuoco nei confronti del Landeshauptmann la rappresentante dei Verdi sudtirolesi durante il dibattito per l’elezione del Presidente della Provincia. Ancor meno questi piacciono a Sven Knoll, il responsabile........

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