La premier Giorgia Meloni, nel corso dell'incontro lo scorso luglio alla Casa Bianca col presidente americano, non aveva sollevato la questione, almeno stando a quanto allora riportato dalla sintesi dell’incontro da palazzo Chigi. Ma si accennava che la diplomazia lavorasse all'estradizione di Chico Forti. La conferma, positiva, è arrivata da poche ore.

Ho una bellissima notizia da darvi: "Chico Forti tornerà in Italia". Lo annunciava già il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, il lontano 23 dicembre 2020: "L’ ho appena comunicato alla famiglia e ho informato il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio. Il Governatore della Florida ha infatti accolto l’istanza di Chico di avvalersi dei benefici previsti dalla Convenzione di Strasburgo e di essere trasferito in Italia".
Sono passati più di tre anni e dell'imminente rientro in patria del condannato all’ergastolo, più nulla. Nel frattempo Chico Forti ha inviato missive, non disperate o rassegnate, né arrabbiate, come si potrebbe pur comprendere, ma piene di determinazione e voglia di vivere, nonostante i quasi 25 anni passati nelle carceri tra le paludi della Florida. Venticinque anni sono veramente tanti. Soprattutto se probabilmente si è innocenti e si ricevono promesse non mantenute.

Oltre a Ilaria Salis, stando all’Annuario statistico del ministero degli Esteri, altre 1.471 persone di cittadinanza italiana si trovano nelle prigioni degli stati membri dell’Unione europea, 231 in paesi europei ma fuori dall’Unione, 217 nelle Americhe, 24 nell’area del Mediterraneo e del Medio oriente, 12 nei paesi dell’Africa subsahariana e 114 tra Asia e Oceania. La maggior parte, ben 713, è rinchiusa nelle carceri tedesche, in quelle francesi troviamo 230 detenuti, in Spagna 229 e in Croazia 157. Fuori dall’Unione Europea, i paesi con più "ospiti" italiani sono il Regno Unito con 126, la Svizzera con 73, il Brasile e gli Stati uniti con 33 e 31 e l’Australia con 27.

In tutti questi lunghi anni Chico Forti ha, sempre, ostinatamente, ribadito la sua innocenza. Non è fuggito in Italia, pur avendone avuto possibilità, durante la fase delle indagini. Non ha chiesto di scontare la pena in Italia perché in Florida questa opzione richiederebbe un’ammissione di colpevolezza che non intende fare.

Nato a Trento l' 8 febbraio del 1959, velista, produttore televisivo, condannato senza prove certe nel 2000 per l' omicidio di Dale Pike, trovato assassinato sulla spiaggia di Sewer Beach nel 1998, non ha potuto veder crescere i suoi tre figli, avuti da Heather Crane, ex modella eletta Miss America nel 1990. Sciatore estremo e jumper, prima che un incidente automobilistico ponesse fine alla sua carriera sportiva nel 1987, continuò a scrivere da giornalista, per poi intraprendere anche la carriera del produttore tv e dell'organizzatore di eventi. Nel 1990 arriva la fama televisiva, con la sua partecipazione a Telemike in qualità di esperto di storia del windsurf, e la notevole vincita in denaro grazie alla quale si trasferisce negli Stati Uniti un paio di anni dopo. Sono molte le persone che in questi anni si sono mobilitate per sostenere la sua causa. Tra queste, si ricordano Andrea Bocelli ed Enrico Ruggeri, ma non mancano amici, familiari, criminologi, avvocati e diplomatici: "colpevole d'innocenza".

L' anno scorso inviò una lettera alla madre, per il 14 febbraio, giorno di San Valentino. Alla signora Maria, per le sue 95 primavere, ringraziamenti e ricordi: "...Ho imparato a saper apprezzare il rumore del silenzio...". Ma il tempo passa per tutti. L' 8 febbraio scorso ha compiuto sessantacinque anni e non lo abbiamo dimenticato. Un bel regalo di compleanno anche se un po' in ritardo e auguri a te, Chico Forti!

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La premier Giorgia Meloni, nel corso dell'incontro lo scorso luglio alla Casa Bianca col presidente americano, non aveva sollevato la questione, almeno stando a quanto allora riportato dalla sintesi dell’incontro da palazzo Chigi. Ma si accennava che la diplomazia lavorasse all'estradizione di Chico Forti. La conferma, positiva, è arrivata da poche ore.

Ho una bellissima notizia da darvi: "Chico Forti tornerà in Italia". Lo annunciava già il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, il lontano 23 dicembre 2020: "L’ ho appena comunicato alla famiglia e ho informato il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio. Il Governatore della Florida ha infatti accolto l’istanza di Chico di avvalersi dei benefici previsti dalla Convenzione di Strasburgo e di essere trasferito in Italia".
Sono passati più di tre anni e dell'imminente rientro in patria del condannato all’ergastolo, più nulla. Nel frattempo Chico Forti ha inviato missive, non disperate o rassegnate, né arrabbiate, come si potrebbe pur comprendere, ma piene di determinazione e voglia di vivere, nonostante i quasi 25 anni passati nelle carceri tra le paludi della Florida. Venticinque anni sono veramente tanti. Soprattutto se probabilmente si è innocenti e si ricevono promesse non mantenute.

Oltre a Ilaria Salis, stando all’Annuario statistico del ministero degli Esteri, altre 1.471 persone di cittadinanza italiana si trovano nelle prigioni degli stati membri dell’Unione europea, 231 in paesi europei ma fuori dall’Unione, 217 nelle Americhe, 24 nell’area del Mediterraneo e del Medio oriente, 12 nei paesi dell’Africa subsahariana e 114 tra Asia e Oceania. La maggior parte, ben 713, è rinchiusa nelle carceri tedesche, in quelle francesi troviamo 230 detenuti, in Spagna 229 e in Croazia 157. Fuori dall’Unione Europea, i paesi con più "ospiti" italiani sono il Regno Unito con 126, la Svizzera con 73, il Brasile e gli Stati uniti con 33 e 31 e l’Australia con 27.

In tutti questi lunghi anni Chico Forti ha, sempre, ostinatamente, ribadito la sua innocenza. Non è fuggito in Italia, pur avendone avuto possibilità, durante la fase delle indagini. Non ha chiesto di scontare la pena in Italia perché in Florida questa opzione richiederebbe un’ammissione di colpevolezza che non intende fare.

Nato a Trento l' 8 febbraio del 1959, velista, produttore televisivo, condannato senza prove certe nel 2000 per l' omicidio di Dale Pike, trovato assassinato sulla spiaggia di Sewer Beach nel 1998, non ha potuto veder crescere i suoi tre figli, avuti da Heather Crane, ex modella eletta Miss America nel 1990. Sciatore estremo e jumper, prima che un incidente automobilistico ponesse fine alla sua carriera sportiva nel 1987, continuò a scrivere da giornalista, per poi intraprendere anche la carriera del produttore tv e dell'organizzatore di eventi. Nel 1990 arriva la fama televisiva, con la sua partecipazione a Telemike in qualità di esperto di storia del windsurf, e la notevole vincita in denaro grazie alla quale si trasferisce negli Stati Uniti un paio di anni dopo. Sono molte le persone che in questi anni si sono mobilitate per sostenere la sua causa. Tra queste, si ricordano Andrea Bocelli ed Enrico Ruggeri, ma non mancano amici, familiari, criminologi, avvocati e diplomatici: "colpevole d'innocenza".

L' anno scorso inviò una lettera alla madre, per il 14 febbraio, giorno di San Valentino. Alla signora Maria, per le sue 95 primavere, ringraziamenti e ricordi: "...Ho imparato a saper apprezzare il rumore del silenzio...". Ma il tempo passa per tutti. L' 8 febbraio scorso ha compiuto sessantacinque anni e non lo abbiamo dimenticato. Un bel regalo di compleanno anche se un po' in ritardo e auguri a te, Chico Forti!

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La forza delle lettere. Dopo anni di promesse non mantenute, Chico Forti torna in Italia

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02.03.2024

La premier Giorgia Meloni, nel corso dell'incontro lo scorso luglio alla Casa Bianca col presidente americano, non aveva sollevato la questione, almeno stando a quanto allora riportato dalla sintesi dell’incontro da palazzo Chigi. Ma si accennava che la diplomazia lavorasse all'estradizione di Chico Forti. La conferma, positiva, è arrivata da poche ore.

Ho una bellissima notizia da darvi: "Chico Forti tornerà in Italia". Lo annunciava già il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, il lontano 23 dicembre 2020: "L’ ho appena comunicato alla famiglia e ho informato il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio. Il Governatore della Florida ha infatti accolto l’istanza di Chico di avvalersi dei benefici previsti dalla Convenzione di Strasburgo e di essere trasferito in Italia".
Sono passati più di tre anni e dell'imminente rientro in patria del condannato all’ergastolo, più nulla. Nel frattempo Chico Forti ha inviato missive, non disperate o rassegnate, né arrabbiate, come si potrebbe pur comprendere, ma piene di determinazione e voglia di vivere, nonostante i quasi 25 anni passati nelle carceri tra le paludi della Florida. Venticinque anni sono veramente tanti. Soprattutto se probabilmente si è innocenti e si ricevono promesse non mantenute.

Oltre a Ilaria Salis, stando all’Annuario statistico del ministero degli Esteri, altre 1.471 persone di cittadinanza italiana si trovano nelle prigioni degli stati membri dell’Unione europea, 231 in paesi europei ma fuori dall’Unione, 217 nelle Americhe, 24 nell’area del Mediterraneo e del Medio oriente, 12 nei paesi dell’Africa subsahariana e 114 tra Asia e Oceania. La maggior parte, ben 713, è rinchiusa nelle carceri tedesche, in quelle francesi troviamo 230 detenuti, in Spagna 229 e in Croazia 157. Fuori dall’Unione Europea, i paesi con più "ospiti" italiani sono il Regno Unito con 126, la Svizzera con 73, il........

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