È uscito per Adelphi il volume sulla Grande Carestia in Cina, una delle tragedie più sottovalutate dalla storia insieme all'Holodomor. "Il mio desiderio più grande è che quest’opera sia conservata nelle biblioteche di tutto il mondo anche dopo che me ne sarò andato", scrisse l'autore, Yang Jisheng

Ci sono cose terribili ed enormi che non si sanno. Ce ne sono, altrettanto terribili, che si crede di sapere. Per esempio, la grande carestia ucraina, l’Holodomor. Fino a due anni fa, chi “lo sapeva”, non andava oltre tre o quattro righe: una terribile carestia, soprattutto nel biennio 1932-33, tra i 2 e i 3,5 milioni di morti, secondo qualcuno dovuta agli errori e al cinismo staliniano, secondo altri deliberata per stroncare il nazionalismo ucraino. O la Grande Carestia cinese, da sempre con le maiuscole, la più grande, che coincise con il disastro del Grande Balzo in avanti, 1958-62, e fece decine di milioni di morti. Una volta che si sia “saputo” questo, si può accontentarsi, e prepararsi a dimenticare. Nel 1996 uscì il discusso libro dell’inglese Jasper Becker, “Hungry Ghosts: Mao’s Secret Famine” (“La rivoluzione della fame. Cina 1958-62, la carestia segreta”, il Saggiatore 1998). Gli “spettri della fame” sono un’espressione buddista; dunque la carestia vi veniva ancora chiamata “segreta”. Adelphi ha appena tradotto il gran libro del cinese Yang Jisheng (1940), “Lapidi. La Grande Carestia in Cina”, 834 pagine. Nell’edizione originale, Hong Kong 2008, ne aveva 1.100. (versioni inglese e francese erano uscite nel 2012). Il titolo qui ha quattro propositi: erigere una lapide al padre adottivo, lo zio dell’autore, morto di fame nel 1959; una ai 36 milioni di cinesi morti di fame; una al sistema che produsse la Grande Carestia; la quarta a se stesso, “se dovesse succedermi qualcosa di irreparabile”. Yang ha lavorato per l’agenzia Xinhua, Nuova Cina, e in questa veste, dopo aver ripudiato l’adesione militante – “obbedivo ciecamente al partito” – di fronte alla Grande Rivoluzione Culturale (è tutto grande…), poté trascrivere con uno stratagemma innumerevoli pagine di archivio, visitare le province e raccogliervi per anni le testimonianze personali dei superstiti. (Una conferenza di Yang era stata tenuta a Torino nel 2014 per l’Istituto Bruno Leoni che la pubblicò nei suoi Occasional Papers, nella traduzione di Natalia Riva, anche traduttrice del volume Adelphi).

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QOSHE - Le tragedie nascoste tra Cina e Ucraina. Un libro - Adriano Sofri
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Le tragedie nascoste tra Cina e Ucraina. Un libro

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13.02.2024

È uscito per Adelphi il volume sulla Grande Carestia in Cina, una delle tragedie più sottovalutate dalla storia insieme all'Holodomor. "Il mio desiderio più grande è che quest’opera sia conservata nelle biblioteche di tutto il mondo anche dopo che me ne sarò andato", scrisse l'autore, Yang Jisheng

Ci sono cose terribili ed enormi che non si sanno. Ce ne sono, altrettanto terribili, che si crede di sapere. Per esempio, la grande carestia ucraina, l’Holodomor. Fino a due anni fa, chi “lo sapeva”, non andava oltre tre o quattro righe: una terribile carestia, soprattutto nel biennio 1932-33, tra i 2 e i 3,5 milioni di morti, secondo........

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