Le scuse della principessa via social confermano che il vero flagello della nostra contemporaneità è la mancanza di professionalità, a tutti i livelli. Che toppi l’ufficio stampa di Ferragni, colpisce; che lo faccia quello dei Windsor, lascia basiti
Che figura. Dopo che le maggiori agenzie di stampa del mondo, dall’Ap in giù, avevano deciso di ritirare la foto della principessa del Galles sorridente con i tre principini diffusa domenica perché “manipolata”, Kate ha dovuto scusarsi a mezzo social. In effetti, lo scatto è sciatto. I royal watcher più accaniti avevano subito notato le mani di George di dimensioni diverse l’una dall’altra, la strana piega del golfino di Charlotte, la posizione innaturale della destra di Louis e le dita di Catherine senza la fede né il famoso anello di fidanzamento appartenuto a Diana, eccetera. E dire che la foto avrebbe dovuto spazzare via le illazioni sullo stato di salute della principessa, operata il 16 gennaio all’addome e non più apparsa in pubblico dalla messa di Natale a Sandringham, benché paparazzata qualche giorno fa. Foto scattata a Windsor da William in persona, era stato fatto trapelare, poi modificata da ignote ma rozze manine, con le inevitabili polemiche e dietrologie. Taroccata, insomma, come le borsette griffate copiate dai cinesi o il Chianti wine imbottigliato in Belucistan. E qui francamente ci si aspetterebbe un lavoro più accurato da parte degli addetti stampa dei principi del Galles, che pure non mancheranno, benché magari non pagati benissimo (il braccino dei Windsor è notoriamente corto).
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