Invece che a Gaspare, celebre compositore, tutti pensano alla pizza al taglio dell'omonimo locale in zona Buenos Aires. Da qui l'idea geniale di sommare Spontini a Spontini. Anche se non è ben chiaro chi celebra chi
C’è Spontini (inteso come Gaspare, musicista) che va da Spontini (intesa come la celebre pizzeria milanese) in via Spontini (intesa come la via, zona Buenos Aires): Spontini uno e trino, marketing al cubo, e finalmente un po’ di divulgazione spiritosa e non pomposa della musica “colta”. Benché se ne siano accorti in pochi, e naturalmente non i teatroni, quest’anno si celebrano i 250 anni della nascita di Gaspare Spontini (1774-1851) che, partendo da Maiolati, minuscolo borgo marchigiano vicino a Jesi, diventò uno dei più importanti operisti del primo Ottocento, prima a Parigi e poi a Berlino, salvo tornare vecchio e ricco a Maiolati, dove usciva di casa soltanto vestito da membro dell’Institut de France con feluca e spadino e dove morì lasciando il patrimonio alle opere pie che tuttora portano il suo nome, come del resto l’intero paesello diventato Maiolati Spontini.
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