Palpeggia oggi, palpeggia domani, si è aperto un forellino nel seno di bronzo. La vicesindaca con delega alla Parità di genere, nel celebre gesto porta fortuna, ci vede del sessimo. E c'è chi propone di aggiungere una statua di Romeo, per la parità
Basta palpeggiatori abusivi, anche delle statue. Vedete il recentissimo caso di Verona. Lì c’è l’usanza di accarezzare il seno (quello sinistro, precisano le cronache) della statua di Giulietta nel cortile della sua “casa”, un falso storico che piace moltissimo ai turisti più romantici o più boccaloni, ammesso che ci sia differenza, anche perché per entrare nel relativo museo si paga il biglietto; nel cortile, per vedere la statua e il celebre balcone (taroccato pure quello), no. Palpeggia oggi, palpeggia domani, nel bronzo si è aperto un forellino. E dire che la statua è nuova. Quella originale, di Nereo Costantini, risalente al 1972, adesso è all’interno; questa è una copia di Novello Finotti del 2014, quindi ha appena dieci anni ma evidentemente le toccatine sono state intensive, e per la verità non solo da parte dei maschietti. Lo smanacciamento è infatti il solito gesto apotropaico, si sa, non essere superstiziosi porta sfortuna: quasi una variante laica dello sfregamento del piede di San Pietro in San Pietro che infatti, dopo secoli di devote carezze, è ormai più levigato della faccia di Barbara D’Urso.
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