Che belle le vacanze in famiglia, ma che bello dire: che peccato, stiamo già tornando
Sono belle le vacanze in famiglia, è bello farsi il buco alle orecchie nello stesso sconosciuto posto della stessa città, uno dopo l’altro con gare di coraggio e strafottenza (vinte da me), è bello camminare sotto la pioggia, aumentare di mille la media dei passi giornalieri a fine anno quando non ci sono più speranze, è bello saltare l’apericena, la cena, la festa, i petardi, i brindisi, i balli e l’influenza di Capodanno senza doversi sentire i soliti sociopatici. E’ bello e triste pensare che manca poco e poi nessun figlio accetterà di venire in vacanza insieme a noi, di farsi pilotare nei musei e nei cinema, di andare il primo gennaio a fare colazione presto in una caffetteria in cui mettono la panna anche nel cappuccino e se dici che non la vuoi la ragazza bellissima che fa il cappuccino ti guarda come la solita sociopatica e scuote la testa.
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Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.