L’Università di Bristol è appena stata condannata a pagare cinquantamila sterline di risarcimento (incluse le spese funebri) alla famiglia di Natasha Abrahart, una ventenne iscritta a Fisica che si è uccisa nel 2018 secondo una legge che alza un pericoloso precedente

Partiamo dal presupposto che un’Università non dovrebbe mai trovarsi nella necessità di pagare le spese per il funerale di un suo alunno morto suicida. Sia nel senso che è auspicabile che gli studenti vivano gli anni prima della laurea come un periodo gradevole, il primo di libertà responsabilizzata, forse l’unico della vita in cui potranno imparare nuove nozioni esplorando ciò che preferiscono. Sia nel senso che, quando malauguratamente un universitario si uccide, non dovrebbe essere così immediato scaricare la colpa su un ateneo.

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QOSHE - Gli atenei costretti ad accontentare gli studenti per non dover pagare i danni - Antonio Gurrado
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Gli atenei costretti ad accontentare gli studenti per non dover pagare i danni

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21.02.2024

L’Università di Bristol è appena stata condannata a pagare cinquantamila sterline di risarcimento (incluse le spese funebri) alla famiglia di Natasha Abrahart, una ventenne iscritta a Fisica che si è uccisa nel 2018 secondo una legge che alza un........

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