Gli ucraini sono in grado di difendersi, ma hanno bisogno di armi. L’abbattimento confermato di un bombardiere supersonico Tupolev Tu-22M3 lo dimostra

Milano. Mercoledì scorso gli ucraini hanno colpito la base aerea di Džankoj (si legge Giancói), nel settentrione della penisola di Crimea occupata dai russi. Nonostante l’aerodromo si trovi a 140 chilometri dentro le linee russe, almeno sei missili a lungo raggio sono riusciti a impattare nel suo perimetro. Sede del 39esimo Reggimento elicotteristico della Quarta forza aerea del Distretto militare meridionale delle Forze armate russe, da Džankoj sono spesso decollati gli elicotteri Kamov-52 “Alligator” che si sono rivelati molto efficaci nel respingere i corazzati della controffensiva ucraina dell’estate 2023. Colpivano i Leopard 2 e i Bradley da lontano, al di fuori del raggio dei lanciarazzi Stinger dell’esercito di Kyiv. Sopravvissuti al fronte, gli elicotteristi del Cremlino sono stati paradossalmente colpiti a terra.

Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo

QOSHE - La missilistica americana è più forte delle contromisure di Mosca: un guaio per Putin - Camillo Bosco
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

La missilistica americana è più forte delle contromisure di Mosca: un guaio per Putin

15 1
20.04.2024

Gli ucraini sono in grado di difendersi, ma hanno bisogno di armi. L’abbattimento confermato di un bombardiere supersonico Tupolev Tu-22M3 lo dimostra

Milano. Mercoledì scorso gli ucraini hanno colpito la base aerea di Džankoj (si legge Giancói), nel settentrione della........

© Il Foglio


Get it on Google Play