Una riforma utile ai consumatori e necessaria ai fini del Pnrr e coerente con gli obiettivi della transizione ecologica come quella sul mercato tutelato dell'energia rimane orfana: ripudiata dai genitori biologici (il Pd) e da quelli adottivi (il centrodestra) e anche dal patrigno (Il Movimento 5 stelle)

Per tre mesi si è discusso furiosamente del superamento della “maggior tutela”, come se fosse una questione di vita o di morte e da cui dipendeva la sorte del governo. La faccenda è uscita dal radar del dibattito pubblico proprio quando, invece, avrebbe dovuto suscitare il massimo dell’attenzione. Il 10 gennaio, infatti, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) ha aperto le buste con le offerte dei fornitori che si sono candidati a prendere in carico 4,5 milioni di clienti non vulnerabili, finora serviti nell’ambito del servizio di “maggior tutela”. Il contenuto di quelle buste non è ancora noto: verrà diffuso dall’Autorità il 6 febbraio. Le indiscrezioni, però, parlano di un risparmio attorno ai 120 euro all’anno.

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QOSHE - La tassa Pichetto-Salvini-Schlein-Conte sulle bollette dei vulnerabili - Carlo Stagnaro
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La tassa Pichetto-Salvini-Schlein-Conte sulle bollette dei vulnerabili

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17.01.2024

Una riforma utile ai consumatori e necessaria ai fini del Pnrr e coerente con gli obiettivi della transizione ecologica come quella sul mercato tutelato dell'energia rimane orfana: ripudiata dai genitori biologici (il Pd) e da quelli adottivi (il centrodestra) e anche dal patrigno (Il Movimento 5 stelle)

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