Quella dei terroristi è una rete globale. Perché potrebbero pensare che per vincere la guerra contro l’occidente basta aspettare

C’è un filo rosso che collega in modo spietato alcuni eventi sanguinari che negli ultimi anni hanno favorito il ritorno nel mondo del grande disordine globale. Quel filo rosso unisce storie apparentemente diverse l’una dall’altra che pure hanno un tratto drammatico che clamorosamente le accomuna. Chiudete gli occhi, fate mente locale e pensateci un attimo.

Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo

Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.

QOSHE - Da Mosca a Hamas e all'Iran: l'occidente non può permettersi passi indietro - Claudio Cerasa
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Da Mosca a Hamas e all'Iran: l'occidente non può permettersi passi indietro

9 34
27.03.2024

Quella dei terroristi è una rete globale. Perché potrebbero pensare che per vincere la guerra contro l’occidente basta aspettare

C’è un filo rosso che collega in modo spietato alcuni eventi sanguinari che negli ultimi anni hanno favorito il ritorno nel mondo del grande disordine globale. Quel........

© Il Foglio


Get it on Google Play