I partiti più irresponsabili (anche su Kyiv) sono i più puniti alle urne. Il destino incrociato di Lega e M5s

Vince la destra, perde la sinistra, fatica il centro, sorride Meloni, se la ride Tajani, non piange Schlein, non soffre il governo, non muore il campo largo e tutto sommato, per il voto che due giorni fa ha premiato il governatore uscente Marco Marsilio, in tanti possono festeggiare. Tutti tranne due: Giuseppe Conte e Matteo Salvini. Le elezioni regionali, lo sapete, valgono quello che valgono. Ma se c’è un dato interessante che merita di essere isolato dal voto abruzzese, quel dato riguarda un elemento ormai ricorrente nella politica italiana: più giochi con l'estremismo e più gli elettori tenderanno a tenere il proprio voto lontano da te. Nel caso specifico, il Movimento 5 stelle e la Lega sono i partiti che hanno più patito il voto in Abruzzo. Il M5s ha ottenuto il 7 per cento, la Lega il 7,5 per cento. Rispetto alle regionali di cinque anni fa, la Lega di voti ne ha persi 121.192, il M5s 77.658. Forza Italia, invece, di voti ne ha guadagnati circa 23 mila, il Pd 50 mila, FdI centomila. Due settimane fa, in Sardegna, altre percentuali allarmanti: il M5s, pur avendo espresso il candidato risultato vincente, Alessandra Todde, si è fermato al 7,8 per cento, mentre la Lega è crollata al 3,7 per cento.

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Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.

QOSHE - In Abruzzo si issa la bandiera bianca dei populisti - Claudio Cerasa
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In Abruzzo si issa la bandiera bianca dei populisti

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12.03.2024

I partiti più irresponsabili (anche su Kyiv) sono i più puniti alle urne. Il destino incrociato di Lega e M5s

Vince la destra, perde la sinistra, fatica il centro, sorride Meloni, se la ride Tajani, non piange Schlein, non soffre il governo, non muore il campo largo e tutto sommato, per il voto che due giorni fa ha premiato il governatore uscente Marco Marsilio, in tanti possono festeggiare. Tutti tranne due: Giuseppe Conte e Matteo Salvini. Le elezioni regionali, lo sapete, valgono quello che........

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