Il favoloso libro sulla Generazione Z dello psicologo americano Jonathan Haidt non fa terrorismo, ma è un'analisi seria di un fenomeno da monitorare, con quattro suggerimenti per gli adulti

E se fosse arrivato davvero il momento di parlarne? Jonathan Haidt è un famoso psicologo americano, autore di libri di successo sulla famosa Generazione Z. L’ultimo saggio appena pubblicato si chiama “The Anxious Generation” e le tesi del libro stanno smuovendo l’opinione pubblica in America e in Inghilterra. Il senso del libro è forte: gli smartphone stanno gravemente danneggiando i nostri figli e dobbiamo fare urgentemente qualcosa al riguardo. Negli ultimi giorni, il saggio di Haidt ha colpito l’attenzione di alcuni osservatori internazionali, dal Times di Londra al Telegraph passando per Axios, sia per le tesi esposte sia per la storia stessa del saggio. Haidt, come racconta il Times, aveva inizialmente intenzione di dettagliare gli effetti negativi che i social media stavano causando alla democrazia, tema un po’ superato. Ma alla fine della prima bozza del primo capitolo Haidt si rende conto che il vero tema da affrontare è un altro: la salute mentale degli adolescenti. La novità del saggio di Haidt è che a differenza di molti libri scritti sul tema la chiave che si sceglie non è quella della denuncia retorica di un guaio irrisolvibile ma è l’analisi seria di un fenomeno da monitorare che può essere governato andando alla radice del problema e provando a offrire perfino alcune soluzioni. Haidt ha cercato di capire se la diffusione capillare degli smartphone sotto una certa età, e l’uso compulsivo dei social, possano essere degli elementi chiave per spiegare un fenomeno in evoluzione, che riguarda i ricoveri crescenti tra i giovani per problemi di salute mentale. Haidt nota che negli ultimi anni c’è stata un’impennata, tra gli adolescenti, delle malattie psicogene, dalla sindrome di Tourette alla disforia di genere.

Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo

Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.

QOSHE - Motivi saggi e non luddisti per impedire ai propri figli di avere uno smartphone prima del liceo - Claudio Cerasa
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Motivi saggi e non luddisti per impedire ai propri figli di avere uno smartphone prima del liceo

9 1
23.03.2024

Il favoloso libro sulla Generazione Z dello psicologo americano Jonathan Haidt non fa terrorismo, ma è un'analisi seria di un fenomeno da monitorare, con quattro suggerimenti per gli adulti

E se fosse arrivato davvero il momento di parlarne? Jonathan Haidt è un famoso psicologo americano, autore di libri di successo sulla famosa Generazione Z. L’ultimo saggio appena pubblicato si chiama “The Anxious Generation” e le tesi del libro stanno smuovendo l’opinione pubblica in America e in Inghilterra. Il senso del libro è forte: gli smartphone stanno gravemente danneggiando i nostri figli e dobbiamo fare urgentemente qualcosa al riguardo. Negli........

© Il Foglio


Get it on Google Play