In attesa di un capitano in grado di guidare la nave, sarà presto chiara la necessità che la nave si muova in un’unica direzione. Il lento ritorno a una cultura bipolarista. Da Perugia un segnale incoraggiante

Odi qua o di là. Dire come ci si arriverà non è semplice, ovvio, ma negare che la strada sia quella è una pazzia. E quando sul terreno di gioco i tasselli del mosaico si vanno a comporre non si può non dire, persino urlare, bene: benvenuti nella realtà. La storia che vi stiamo per raccontare nasce da una piccola notizia. La notizia riguarda la campagna elettorale che si è aperta in una città italiana, Perugia, dove improvvisamente le opposizioni, tutte o quasi, si sono guardate negli occhi e hanno deciso, nonostante tutto, nonostante le incompatibilità, nonostante i litigi, nonostante le distanze, di provare a fare l’opposto di quello che è stato fatto questa settimana in Sardegna, ovvero dividersi, e di provare invece a portare avanti la stessa operazione costruita dal centrodestra con un certo successo negli ultimi anni: mettere da parte le proprie differenze, mettere da parte i propri narcisismi e cercare una sintesi per provare a vincere le elezioni. L’Umbria, lo sappiamo, non è forse la regione più fortunata per costruire campi larghi e tutti ricorderete i risultati negativi che ottenne la famosa alleanza costruita a Narni nel 2019 tra il Pd di Nicola Zingaretti, il M5s di Luigi Di Maio e di Giuseppe Conte e la sinistra di Roberto Speranza.

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Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.

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O di qua o di là. Uniti o divisi: l’opposizione presto dovrà scegliere

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26.02.2024

In attesa di un capitano in grado di guidare la nave, sarà presto chiara la necessità che la nave si muova in un’unica direzione. Il lento ritorno a una cultura bipolarista. Da Perugia un segnale incoraggiante

Odi qua o di là. Dire come ci si arriverà non è semplice, ovvio, ma negare che la strada sia quella è una pazzia. E quando sul terreno di gioco i tasselli del mosaico si vanno a comporre non si può non dire, persino urlare, bene: benvenuti nella realtà. La storia che vi stiamo per raccontare nasce da una piccola notizia. La notizia riguarda........

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