Direzione, competenza, crescita e complottismi residui. Ecco su cosa dovrebbe riflettere la premier per migliorarsi ed evitare di infilare il governo in un buco nero fatto di litigi, tensioni, implosioni e autolesionismi pericolosi più per l’Italia che per il centrodestra
Giorgia Meloni ha detto ieri di aver fatto gli auguri alla nuova presidente della regione Sardegna, Alessandra Todde. Ha detto furbescamente e senza crederci troppo di essere orgogliosa di ciò che ha fatto la coalizione del centrodestra in regione. E alla fine della sua dichiarazione ha detto saggiamente che la sconfitta subita in Sardegna sarà un’opportunità per riflettere e per provare a migliorarsi.
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Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.