La nomina di Markus Pieper a inviato dell’Ue per le Piccole e medie imprese solleva polemiche non solo nell'estrema destra, ma anche tra socialisti e liberali. Un problema per la presidente della Commissione europea che spera in un secondo mandato

Bruxelles. “Ursula von der Leyen ha fatto un errore a candidarsi come Spitzenkandidat del Partito popolare europeo. Avrebbe dovuto tenersi al di sopra della mischia, dichiararsi disponibile a una conferma, ma senza diventare il capofila di un partito politico”. A parlare è un alto funzionario europeo, nel momento in cui la presidente della Commissione vede moltiplicarsi controversie e scandali, che mettono in discussione un suo secondo mandato. L’ultimo in ordine di tempo è il “PieperGate”. Come rivelato dal Foglio il 22 febbraio, Von der Leyen ha imposto la nomina del suo compagno di partito, l’europarlamentare della Cdu Markus Pieper, a inviato dell’Ue per le Piccole e Medie Imprese, malgrado il fatto che sia stato il peggiore tra i candidati pre selezionati e che il commissario responsabile, il francese Thierry Breton, avesse raccomandato un altro nome. La nomina è avvenuta pochi giorni prima della decisione della Cdu di sostenere Von der Leyen per un secondo mandato. Nella conferenza stampa a Berlino, Von der Leyen ha definito Pieper come il “commissario alle Pmi”, inventandosi un incarico non previsto dai trattati. Al di là del contratto da capogiro che permetterà a Pieper di arrivare alle pensione – quattro anni rinnovabili per altri due, con uno stipendio da 20 mila euro al mese indennità comprese – la nomina ha sollevato sospetti. Alcuni europarlamentari denunciano il “favoritismo” di Von der Leyen, che avrebbe scelto un uomo della Cdu per garantirsi il sostegno come Spitzenkandidat del Ppe. Fatto senza precedenti, quattro commissari – Josep Borrell, Thierry Breton, Paolo Gentiloni e Nicolas Schmit – hanno scritto a Von der Leyen per ridiscutere la nomina perché solleva interrogativi sulla “trasparenza e imparzialità del processo”.

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QOSHE - Il Piepergate mette nei guai la ricandidatura di Von der Leyen. Pure in Italia  - David Carretta
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Il Piepergate mette nei guai la ricandidatura di Von der Leyen. Pure in Italia 

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06.04.2024

La nomina di Markus Pieper a inviato dell’Ue per le Piccole e medie imprese solleva polemiche non solo nell'estrema destra, ma anche tra socialisti e liberali. Un problema per la presidente della Commissione europea che spera in un secondo mandato

Bruxelles. “Ursula von der Leyen ha fatto un errore a candidarsi come Spitzenkandidat del Partito popolare europeo. Avrebbe dovuto tenersi al di sopra della mischia, dichiararsi disponibile a una conferma, ma senza diventare il capofila di un partito politico”. A parlare è un alto........

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