Borrell riunisce i ministri degli Esteri e della Difesa, ma gli europei ripiombano nella loro routine di ritardi e promesse non mantenute. "La nostra esitazione non fa altro che motivare il Cremlino a ulteriori aggressioni”, ha ricordato il ministro degli Esteri ceco

Bruxelles. Sollevati dal voto della Camera dei rappresentanti che dovrebbe sbloccare gli aiuti americani promessi dall’Amministrazione Biden all’Ucraina, gli europei sono ripiombati subito nella loro routine di discussioni infinite, esitazioni, ritardi e promesse non mantenute sulle forniture di armi per Kyiv. L’Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, ieri aveva convocato a Lussemburgo i ministri degli Esteri e della Difesa per una riunione “Jumbo” del Consiglio dell’Ue. Il formato evidenzia “l’urgenza di accelerare le forniture di armi all’Ucraina”, ha spiegato Borrell al termine della riunione. “È chiaro che l’Ucraina manca di armi per difendersi e respingere l’aggressione russa”. I ministri ucraini Dmytro Kuleba e Rustem Umerov hanno presentato gli ultimi dati sugli attacchi con missili, droni e bombe volanti guidate, oltre che la situazione sulla linea del fronte. Mentre parlavano ai loro colleghi, un attacco russo ha colpito la torre della televisione di Karkhiv, la seconda città del paese. Il presidente ucraino, Volodymyr Zeleneksy, ha chiesto almeno sette sistemi Patriot per proteggere le città e le infrastrutture critiche. “L’impatto sul sistema elettrico ucraino è molto alto. È uno degli obiettivi più importanti dell’attacco russo. Sapete perché: l’elettricità serve a tutto e a tutti”, ha detto Borrell. Ma l’Alto rappresentante non ha potuto fare annunci concreti. “Questa è la terza o quarta volta che discutiamo della situazione e della necessità di aumentare la capacità aerea”, ha ammesso Borrell. “Penso che sia maturo. Ora tutto è stato detto. E molte cose devono essere fatte”. Ma “mi spiace non ho Patriot a Bruxelles. I Patriot sono nelle capitali. E tocca a loro prendere le decisioni”, ha spiegato Borrell.

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QOSHE - L’Ue è sollevata dagli aiuti americani a Kyiv, ma continua a rimandare le decisioni - David Carretta
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L’Ue è sollevata dagli aiuti americani a Kyiv, ma continua a rimandare le decisioni

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23.04.2024

Borrell riunisce i ministri degli Esteri e della Difesa, ma gli europei ripiombano nella loro routine di ritardi e promesse non mantenute. "La nostra esitazione non fa altro che motivare il Cremlino a ulteriori aggressioni”, ha ricordato il ministro degli Esteri ceco

Bruxelles. Sollevati dal voto della Camera dei rappresentanti che dovrebbe sbloccare gli aiuti americani promessi dall’Amministrazione Biden all’Ucraina, gli europei sono ripiombati subito nella loro routine di discussioni infinite, esitazioni, ritardi e promesse non mantenute........

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