Qualunque insulto sessista, epiteto volgare e antifemminista rivolto a Giorgia Meloni o a una donna di destra non suscita nessuna solidarietà spontanea a sinistra, tra donne che dovrebbero avere un’attenzione maturata in anni di battaglie

La satira, fra i suoi nobili compiti, ne ha uno ineludibile: deve far ridere, o almeno sorridere, o anche ghignare, ma un qualche effetto di ilarità lo deve produrre, altrimenti ha fallito. In un memorabile film di Ettore Scola, “La terrazza”, un produttore cinematografico (Tognazzi) perseguita il suo sceneggiatore di punta (Trintignant) con l’ossessiva ma necessaria domanda: fa ridere? La vignetta di Mannelli sul Fatto quotidiano, in cui un omone si cala i pantaloni come risposta al “linguaggio del corpo” della Presidente Meloni, non fa ridere. Potremmo quindi chiuderla qui, rubricando l’episodio tra i numerosi tentativi di comici e vignettisti di tradurre le proprie frustrazioni politiche in qualcosa di creativo, con esiti poco felici. Quello che inquieta, però, è altro.

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QOSHE - Il silenzio delle femministe di fronte agli insulti alle donne di destra - Eugenia Roccella
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Il silenzio delle femministe di fronte agli insulti alle donne di destra

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23.03.2024

Qualunque insulto sessista, epiteto volgare e antifemminista rivolto a Giorgia Meloni o a una donna di destra non suscita nessuna solidarietà spontanea a sinistra, tra donne che dovrebbero avere un’attenzione maturata in anni di battaglie

La satira, fra i suoi nobili compiti, ne ha uno........

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