Un brutto spettacolo quello messo in scena dalla platea che al termine dell'esecuzione dell'inno non si è voltata verso il posto riservato alle istituzioni e occupato da Liliana Segre. Cosa che sempre ha fatto per il presidente Mattarella

Fuori, in piazza, sotto la statua di Leonardo da Vinci, un gruppetto sventola bandiere “contro il genocidio in Palestina”. Dentro, gli ospiti della serata di apertura della nuova stagione del Teatro alla Scala si alzano in piedi per la senatrice a vita Liliana Segre, e solo per lei, che entra nel Palco centrale o d’onore, ancora definito “il Palco reale”, per ultima, accompagnata dalla figlia. Applaude il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che con la mossa perfetta del consumato politico che è, oggi ha risolto la pietosa manfrina sull’inno-no-l’inno-sì, platea-no-platea-sì innescata dal sindaco Giuseppe Sala sulla disposizione degli ospiti nel palco istituzionale invitando la senatrice, accompagnata dalla figlia, ad accomodarsi non nella fila d’onore in platea, dove siedono industriali e ospiti della cultura (molto felici tutti per la presenza di Pedro Almodóvar e Louis Garrel) ma nel posto centrale del palco istituzionale, solitamente riservato al presidente della Repubblica. Il cerimoniale lo consente, e lei acconsente.

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QOSHE - La Scala più piccola e provinciale che ci sia capitato di vedere - Fabiana Giacomotti
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La Scala più piccola e provinciale che ci sia capitato di vedere

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07.12.2023

Un brutto spettacolo quello messo in scena dalla platea che al termine dell'esecuzione dell'inno non si è voltata verso il posto riservato alle istituzioni e occupato da Liliana Segre. Cosa che sempre ha fatto per il presidente Mattarella

Fuori, in piazza, sotto la statua di Leonardo da Vinci, un gruppetto sventola bandiere “contro il genocidio in Palestina”.........

© Il Foglio


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