La sportiva è nella storia per i suoi 10 guadagnati durante le gare. Ma divenne leggenda anche grazie al sorteggio. Vera Caslavska e Nelli Kim sono la faccia meno nota di una medaglia indimenticabile. La storia

C’è una porta che una volta attraversata consente l’ingresso nella storia. E con lei anche l’elezione al ricordo perpetuo. Ce n’è un’altra, spesso molto vicina alla precedente, che non garantisce la medesima gloria imperitura. A volte conta essere il primo, altre il modo in cui la storia viene raccontata. Charles Lindbergh il 20 maggio del 1927 fece la prima trasvolata atlantica in solitaria. Partì vicino New York e atterrò nei dintorni di Parigi. Ci mise 33 ore e mezza. Fu il primo. Cinque anni dopo l’impresa fu ritentata e compiuta in poco più di 14 ore. Un tempo clamorosamente inferiore impiegato da un’aviatrice statunitense che partì da Terranova per arrivare in Irlanda del Nord. Ma di Amelia Earhart quasi nessuno conserva memoria (nonostante la sua impresa al tempo fu a lungo celebrata, soprattutto perché si trattava di una donna), mentre Lindbergh, nonostante qualche deragliata verso il pensiero del Führer, fu superato in onori solo dall’equipaggio dell’Apollo 11. E soprattutto è per sempre considerato “il primo”. Mentre Amelia non viene ricordata come “la prima” o la “più veloce di Lindbergh” ma, nella migliore delle ipotesi, come “la seconda”.

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QOSHE - La perfezione di Nadia Comaneci non è tutto - Fabio Tavelli
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La perfezione di Nadia Comaneci non è tutto

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28.01.2024

La sportiva è nella storia per i suoi 10 guadagnati durante le gare. Ma divenne leggenda anche grazie al sorteggio. Vera Caslavska e Nelli Kim sono la faccia meno nota di una medaglia indimenticabile. La storia

C’è una porta che una volta attraversata consente l’ingresso nella storia. E con lei anche l’elezione al ricordo perpetuo. Ce n’è un’altra, spesso molto vicina alla........

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