Il cortocircuito fra censura e fragilità dei più giovani, riacceso dalle audizioni dei ceo di Meta, TikTok, Snapchat, X e Discord al Senato statunitense

Due giorni fa i ceo dei principali social network (Meta, TikTok, Snapchat, X e Discord) sono stati ascoltati dai membri della commissione Giustizia del Senato americano intenti a promuovere un progetto di legge volto a responsabilizzare le società private per il materiale pubblicato sulle piattaforme di loro proprietà. Non era un tribunale ma poco ci mancava. Il pubblico era composto per lo più da famiglie americane che, scortate dai loro avvocati, brandivano come armi contundenti le foto di giovani vittime cadute sotto i colpi di un uso incontrollato dei social. Il tasso di suicidio tra gli adolescenti è in costante aumento, c’è chi parla, non solo negli Stati Uniti, di una emergenza sociale. Disturbi alimentari, disagi mentali, crisi depressive sono ormai all’ordine del giorno in quella fascia d’età e il sogno di libertà raccontato da Internet si sta trasformando secondo molti in un grande incubo. I social, questa la violentissima accusa, non farebbero altro che sfruttare le debolezze dei giovani, acuendo il loro senso di inadeguatezza piuttosto che lenirlo. Mark Zuckerberg e compagni si sono difesi ricordando gli enormi sforzi fatti, anche in termini di investimenti economici, per proteggere i giovani utenti da contenuti potenzialmente offensivi.

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QOSHE - Il popolo americano contro gli algoritmi dei social (ma disinnescarli è dura) - Giorgio Caravale
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Il popolo americano contro gli algoritmi dei social (ma disinnescarli è dura)

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02.02.2024

Il cortocircuito fra censura e fragilità dei più giovani, riacceso dalle audizioni dei ceo di Meta, TikTok, Snapchat, X e Discord al Senato statunitense

Due giorni fa i ceo dei principali social network (Meta, TikTok, Snapchat, X e Discord) sono stati ascoltati dai membri della commissione Giustizia del Senato americano intenti a promuovere un progetto di legge volto a........

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