Come ci si comporta di fronte alle notizie come quelle che hanno coinvolto lo street artist e il cantante? Parlano gli esperti

Adesso tocca a Pupo, che parte per Mosca per dare “il suo contributo alla pace”. Ma qualche giorno prima c’era stata anche la visita a Sochi di Ornella Muti e dell’artista di strada Jorit, che aveva partecipato a una giornata della gioventù di Vladimir Putin e si era perfino fatto un selfie con il presidente della Federazione russa. A fine febbraio erano finite su tutti i giornali le dichiarazioni della studentessa piacentina Irene Cecchini, che a un incontro pubblico con Putin all’Istituto di studi internazionali di Mosca si era detta innamorata della Russia. In quell’occasione, la domanda della ragazza italiana aveva permesso al leader di pronunciare una frase non scontata, e particolarmente rilanciata dalle agenzie di stampa russe: “L’Italia ci è sempre stata vicina, ricordo come ero accolto lì, mi sono sempre sentito a casa”. Possono sembrare visite innocue e financo legittime – di certo non è un reato se un cantante italiano fa un concerto a Mosca o se una ragazza italiana si dice “innamorata della Russia” e della sua cultura. Ma a sentire chi studia tutti i giorni le operazioni di guerra ibrida da parte dei regimi autoritari, l’uso strumentale di questi italiani – consapevoli o no – da parte della Russia sembra evidente: “Queste attività sono una campagna di propaganda”, spiega al Foglio Andrew R. Novo, senior fellow del programma transatlantico di Sicurezza e Difesa del Cepa. “Sono progettate per migliorare l’atteggiamento degli italiani nei confronti della Russia, cambiando il focus dell’attenzione e creando una narrazione diversa”.

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È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio da più di un decennio, scrive soprattutto di Asia orientale, di Giappone e Coree, di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo, ma anche di sicurezza, Difesa e politica internazionale. È autrice della newsletter settimanale Katane, la prima in italiano sull’area dell’Indo-Pacifico, e ha scritto tre libri: "Sotto lo stesso cielo. Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l'Asia", “Al cuore dell’Italia. Come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il paese” con Valerio Valentini (entrambi per Mondadori), e “Belli da morire. Il lato oscuro del K-pop” (Rizzoli Lizard). È terzo dan di kendo.

QOSHE - Da Pupo a Jorit, la guerra ibrida di Putin si contrasta pure con l'ironia  - Giulia Pompili
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Da Pupo a Jorit, la guerra ibrida di Putin si contrasta pure con l'ironia 

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15.03.2024

Come ci si comporta di fronte alle notizie come quelle che hanno coinvolto lo street artist e il cantante? Parlano gli esperti

Adesso tocca a Pupo, che parte per Mosca per dare “il suo contributo alla pace”. Ma qualche giorno prima c’era stata anche la visita a Sochi di Ornella Muti e dell’artista di strada Jorit, che aveva partecipato a una giornata della gioventù di Vladimir Putin e si era perfino fatto un selfie con il presidente della Federazione russa. A fine febbraio erano finite su tutti i giornali le dichiarazioni della studentessa piacentina Irene Cecchini, che a un incontro pubblico con........

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