Kim Jong Un testa i suoi missili nucleari e Seul cerca di minimizzare: da due anni il governo conservatore guidato da Yoon Suk-yeol ha cambiato radicalmente la postura con Pyongyang

Seul, dalla nostra inviata. L’altro ieri sugli smartphone di mezza Seul sono arrivate almeno un paio di notifiche nel giro di un’ora. Il suono degli “avvisi di sicurezza” è inconfondibile, allarmante. Ma sono soprattutto gli stranieri, qui, a pensare subito alla Corea del nord: gli avvisi dell’altro ieri riguardavano in realtà il signor Park, di 72 anni, scomparso di casa e affetto da demenza. Negli stessi minuti, però, a neanche duecento chilometri più a nord, il dittatore Kim Jong Un stava supervisionando la prima esercitazione militare di una controffensiva nucleare, come confermato ieri dal quotidiano di stato Rodong Sinmun. Una salva di quattro missili balistici tattici a corto raggio è stata lanciata dalla regione orientale della capitale Pyongyang verso il Mar del Giappone, nella prima esercitazione di comando e controllo di una controffensiva nucleare mai sperimentata dal regime nordcoreano. Il regime di Kim sta da qualche mese testando la sua catena di comando, e ora l’ha fatto anche per quel che riguarda un attacco nucleare – che secondo la dottrina nordcoreana non deve essere necessariamente una risposta a una aggressione subita, e le testate tattiche nucleari possono essere usate anche in via preventiva, se la leadership dovesse sentire il pericolo di un’azione di forza contro la Corea del nord. L’addestramento è stato anche un “chiaro segnale di avvertimento” alle forze ostili, cioè Corea del sud, America e Giappone, che stanno rafforzando la loro cooperazione su sicurezza e deterrenza.

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È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio da più di un decennio, scrive soprattutto di Asia orientale, di Giappone e Coree, di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo, ma anche di sicurezza, Difesa e politica internazionale. È autrice della newsletter settimanale Katane, la prima in italiano sull’area dell’Indo-Pacifico, e ha scritto tre libri: "Sotto lo stesso cielo. Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l'Asia", “Al cuore dell’Italia. Come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il paese” con Valerio Valentini (entrambi per Mondadori), e “Belli da morire. Il lato oscuro del K-pop” (Rizzoli Lizard). È terzo dan di kendo.

QOSHE - Il regime nordcoreano testa il suo sistema di attacco nucleare. La sfida al Sud, ma non solo - Giulia Pompili
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Il regime nordcoreano testa il suo sistema di attacco nucleare. La sfida al Sud, ma non solo

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24.04.2024

Kim Jong Un testa i suoi missili nucleari e Seul cerca di minimizzare: da due anni il governo conservatore guidato da Yoon Suk-yeol ha cambiato radicalmente la postura con Pyongyang

Seul, dalla nostra inviata. L’altro ieri sugli smartphone di mezza Seul sono arrivate almeno un paio di notifiche nel giro di un’ora. Il suono degli “avvisi di sicurezza” è inconfondibile, allarmante. Ma sono soprattutto gli stranieri, qui, a pensare subito alla Corea del nord: gli avvisi dell’altro ieri riguardavano in realtà il signor Park, di 72 anni, scomparso di casa e affetto da demenza. Negli stessi minuti, però, a neanche duecento........

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