Il supergiovane nuovo primo ministro non si è detto per nulla liberale: il suo centro ideologico era però nella coppia concettuale di sovranità e identità. Dopo aver parlato alla nazione, con un sospetto che va generosamente concesso di genuino riformismo politico, sarà più complicato il lavoro di ipersemplificazione. È una buona notizia

Se anche Cesare, l’idolo del generale Vannacci, si sottopose alla libido di Nicomede re di Bitinia, che cosa volete che sia la dichiarazione pubblica, nel discorso di politica generale davanti al Parlamento francese, di Gabriel Attal? Dieci anni fa ci dividevamo sul matrimonio per tutti, ha detto, ma ora – ha aggiunto – è un elemento di distinzione del carattere e dell’identità francesi l’avere un primo ministro apertamente omosessuale come me. Ben scavato, giovane talpone (parafrasiamo Marx che parla della talpa ovvero della rivoluzione e del suo lavorio sotterraneo). Per la verità Attal subì un outing, il suo è un coming out personale solo in seconda battuta, la sua nemesi Juan Branco, un ossesso che gli era compagno di scuola e milita in modo poco ortodosso contro chiunque appartenga alle classi dirigenti, denunciò il suo legame amoroso con l’attuale ministro degli Esteri Stéphane Séjourné. Seconda battuta ma sontuosa, solenne, tra gli ori e gli stucchi di Palais Bourbon, sede dell’Assemblea nazionale. E per quanto la cosa in sé sappia in certa misura di wokismo, l’ideologia americana che trasforma i diritti in bandiera pedagogica e in obbligazione di stile e di vita, non ha detto di essere “gay”, perché gli anglismi nella vita politica e culturale francese si evitano per quanto possibile, quasi sempre. Ma qualcosa questa rivendicazione dell’orientamento sessuale significa.

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"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.

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Così il discorso sovranista e gay di Gabriel Attal complica la vita ai populisti

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01.02.2024

Il supergiovane nuovo primo ministro non si è detto per nulla liberale: il suo centro ideologico era però nella coppia concettuale di sovranità e identità. Dopo aver parlato alla nazione, con un sospetto che va generosamente concesso di genuino riformismo politico, sarà più complicato il lavoro di ipersemplificazione. È una buona notizia

Se anche Cesare, l’idolo del generale Vannacci, si sottopose alla libido di Nicomede re di Bitinia, che cosa volete che sia la dichiarazione pubblica, nel discorso di politica generale davanti al Parlamento francese, di Gabriel........

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