Le metafore sono sempre le stesse: il bavaglio, il manganello. L’argomento è decisamente debole: chi ha un editore padrone è un servo, appartiene a un’ideale struttura Delta che fa i bassi servizi per lui. Per noi fate una doverosa eccezione, io libero tu schiavo, e il comitato di redazione applaude e santifica

La fissazione è peggio della malattia. È un motto universale d’antica sapienza, qui riferito dall’ironista Giuseppe Sottile, ma lo trovate anche in un romanzo anni Venti di Isaac B. Singer (“Keyla la rossa”, Adelphi). Repubblica e i suoi editorialisti sono dei fissati. Le metafore sono sempre le stesse: il bavaglio, il manganello. L’argomento è decisamente debole: chi ha un editore padrone è un servo, appartiene a un’ideale struttura Delta che fa i bassi servizi per lui. Per noi fate una doverosa eccezione, io libero tu schiavo, e il comitato di redazione applaude e santifica. Struttura Delta: anche l’immaginazione può essere peggio della malattia, almeno per i fissati. Ma sarebbe risibile ora un regolamento di conti, fin troppo facile. Non uno squadrista o peggio uno Sciarpa Littorio meloniano, ma il composto e serioso Carlo Calenda, liberale doc, è all’origine dell’imbroglio che incastra l’ipocrita. È stato lui a dire che Repubblica lo ha imbavagliato per via delle sue liberalissime polemiche contro il sindacalista Landini che lottava contro Marchionne quando in Italia ancora si producevano auto e lavoro e ha smesso di lottare contro Elkann per non sguarnirsi sul fronte editoriale di un giornale progressista sì, ma stellato o Stellantis, quando lavoro e macchinine sono scomparsi. Ha segnalato un conflitto di interessi editoriale potenziale divenuto attuale, reale, sostanzioso, anche ai suoi danni.

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"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.

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I fissati di Rep. per la famigerata struttura Delta dei poteri forti

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26.01.2024

Le metafore sono sempre le stesse: il bavaglio, il manganello. L’argomento è decisamente debole: chi ha un editore padrone è un servo, appartiene a un’ideale struttura Delta che fa i bassi servizi per lui. Per noi fate una doverosa eccezione, io libero tu schiavo, e il comitato di redazione applaude e santifica

La fissazione è peggio della malattia. È un motto universale d’antica sapienza, qui riferito dall’ironista Giuseppe Sottile, ma lo trovate anche in un romanzo anni Venti di Isaac B. Singer (“Keyla la rossa”, Adelphi). Repubblica e i suoi editorialisti sono dei........

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