Tra razzi putiniani e morti nel Mar Rosso, alleanze nucleari e guerre, mai avevamo dovuto confrontarci con un simile fascio di fanatismi, di deliri ideologici e religiosi, di blindati ai nostri confini. È il momento dello squilibrio. E nello squilibrio il mondo cosiddetto libero sa reagire. Fino a un certo punto

Viviamo nel mondo di Jorit, e non è che sia un mondo bellissimo. Mentre lo street artist di noialtri si prosternava a un italianizzante Putin, “com’è umano lei” (Fantozzi a Mosca di purissimo conio), qui si facevano i conti con l’operazione speciale di routine che per poco non ha fatto fuori due premier europei a Odessa, due al prezzo di uno, e Medvedev beffardo diceva che è stato un caso ma non sarebbe stato poi così male se si fosse incassato il risultato; il ministro degli Esteri cinese spiegava con eleganza epistemologica il “nuovo paradigma” lunare di un’alleanza che punta al nucleare stratosferico, per non parlare di Taiwan; arrivavano i primi morti per acqua nella rotta commerciale del Mar Rosso e dell’Oceano Indiano, morti di marca houthi, alleato di Hamas dell’Iran di Mosca e di Pechino; si celebravano con il Super Tuesday i fasti del nemico assoluto della Nato, che si augura il peggio per gli alleati e partner europei degli Stati Uniti; continuavano imperterriti il blocco degli aiuti all’Ucraina, che deve trangugiare il piombo neoimperiale e lo spostamento virtuale e effettuale dei confini usciti dalla vittoria dell’occidente libero nella Guerra fredda, e il progetto di impantanare Israele a Gaza nella plaga dell’umanitarismo, e dalle nostre parti si discute di elezioni europee, di quanto è gaffeur Macron, di Sardegna e di Abruzzo. Il mondo di Jorit è questo, e fa una discreta paura.

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"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.

QOSHE - Nello spaventoso mondo di Jorit - Giuliano Ferrara
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Nello spaventoso mondo di Jorit

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08.03.2024

Tra razzi putiniani e morti nel Mar Rosso, alleanze nucleari e guerre, mai avevamo dovuto confrontarci con un simile fascio di fanatismi, di deliri ideologici e religiosi, di blindati ai nostri confini. È il momento dello squilibrio. E nello squilibrio il mondo cosiddetto libero sa reagire. Fino a un certo punto

Viviamo nel mondo di Jorit, e non è che sia un mondo bellissimo. Mentre lo street artist di noialtri si prosternava a un italianizzante Putin, “com’è umano lei” (Fantozzi a Mosca di purissimo conio), qui si facevano i conti con l’operazione speciale di routine che........

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