Israele si piazza al quinto posto nel Rapporto mondiale sulla felicità del 2024 e tra circa cent'anni sarà l’unico paese sviluppato a continuare a fare figli a sufficienza per il ricambio generazionale. Nonostante Hamas e la guerra, Israele non scomparirà
“L’idea di un Israele dell’abbondanza che, con i suoi deserti trasformati in aranceti, la sua pietra bianca orlata da un sole implacabile e clemente, la sua iperdemocrazia senza Costituzione ma viva, il suo esercito invulnerabile”. Questa idea, scrive Bernard-Henri Lévy in “Solitude d’Israël” (Fayard), è sembrata crollare il 7 ottobre. “Il rifugio diventa una trappola. Non c’è posto al mondo dove gli ebrei siano al sicuro, questo è il messaggio”.
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Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.