La rivista letteraria Guernica pubblica un articolo sul 7 ottobre di una pacifista israeliana. Dimissioni dei redattori, ritrattazione e scuse. L’autodafé della coscienza antisemita che non fa sconti a nessuno

Guernica è una prestigiosa rivista letteraria che prende il nome dal quadro di Picasso e che ospita firme come Chimamanda Ngozi Adichie e George Saunders. Ora è nel caos, perché ha pubblicato un saggio sulla coesistenza e la guerra in medio oriente di una romanziera e traduttrice israeliana. In un articolo intitolato “Dai confini di un mondo spezzato” (che pubblichiamo sul Foglio di oggi), Joanna Chen racconta delle sue esperienze di dialogo e di pace con i palestinesi e della sua estraniazione dolorosa di ebrea inglese catapultata nel conflitto.

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Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.

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Joanna Chen, la "scrittrice sionista" al macero

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14.03.2024

La rivista letteraria Guernica pubblica un articolo sul 7 ottobre di una pacifista israeliana. Dimissioni dei redattori, ritrattazione e scuse. L’autodafé della coscienza antisemita che non fa sconti a nessuno

Guernica è una prestigiosa rivista letteraria che prende il nome dal quadro di Picasso e che ospita firme come........

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