Il capo dell’intelligence militare disse degli allarmi su Hamas: “Aria fritta”. Lascia pure il generale Fuchs. Gli Stati Uniti valutano le prime sanzioni contro un battaglione dell’Idf

Dopo il giorno più nero della storia israeliana si era formato un consenso sulla necessità di aspettare fino al dopoguerra per indagare su come Hamas fosse riuscito a invadere il paese, massacrare 1.200 innocenti e prenderne 240 in ostaggio. Dopo sei mesi cade la testa del capo dell’intelligence militare israeliana, Aharon Haliva. Lunedì 22 aprile si è dimesso, mentre dagli Stati Uniti venivano valutate le prime sanzioni americane contro un battaglione dell’esercito israeliano.

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Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.

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Le dimissioni del generale Haliva, simbolo del collasso della sicurezza di Israele il 7 ottobre

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22.04.2024

Il capo dell’intelligence militare disse degli allarmi su Hamas: “Aria fritta”. Lascia pure il generale Fuchs. Gli Stati Uniti valutano le prime sanzioni contro un battaglione dell’Idf

Dopo il giorno più nero della storia israeliana si era formato un consenso sulla necessità di aspettare fino al dopoguerra per........

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