Lo scrittore francese ha ricevuto il premio Chandler alla 33esima edizione del Noir in Festival a Milano

In una piovosa e illuminata (da tante luci, visto il Natale in arrivo) Milano, arriva anche Daniel Pennac, pronto a ricevere il Premio Chandler alla 33esima edizione del Noir in Festival. È molto a suo agio e come tutte le altre volte che lo abbiamo incontrato, riesce sempre, come pochi, a trasmettere una calma zen che incuriosisce e rilassa allo stesso tempo. Il suo nuovo romanzo, Capolinea Malaussène, uscito a marzo dello scorso anno per Feltrinelli nella traduzione di Yasmina Melaouah, continua a essere un successo, ed è l’ultimo dedicato al suo personaggio più famoso, Benjamin Malausène, un’icona della letteratura francese contemporanea, e alla sua sgangherata famiglia. “Sì, è davvero l’ultimo – assicura al Foglio– ma come sa, gli scrittori sono bugiardi” (ride, ndr). “Sono diventato scrittore, perché amavo mentire. Un giorno, un mio professore mi invitò a smettere di dire bugie e di usare la mia immaginazione per scrivere un romanzo, ed è così che ho fatto”.

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QOSHE - Daniel Pennac: "Le nostre società basate sul trionfo dell'individualismo e la ricerca del capro espiatorio" - Giuseppe Fantasia
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Daniel Pennac: "Le nostre società basate sul trionfo dell'individualismo e la ricerca del capro espiatorio"

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03.12.2023

Lo scrittore francese ha ricevuto il premio Chandler alla 33esima edizione del Noir in Festival a Milano

In una piovosa e illuminata (da tante luci, visto il Natale in arrivo) Milano, arriva anche Daniel Pennac, pronto a ricevere il Premio Chandler alla 33esima edizione del Noir in Festival. È molto a suo........

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