Unionfood, che rappresenta le imprese del cibo, ha inviato a Bruxelles un documento in cui chiede alla Commissione europea di cancellare il divieto sul “meat sounding”. La legge made in Coldiretti danneggia il Made in Italy
Nel discorso d’insediamento alla Camera, Giorgia Meloni presentò il suo governo come improntato al laissez faire: “Il nostro motto sarà: non disturbare chi vuole fare”, disse. Le cose non stanno andando esattamente così. La legge del ministro-cognato Francesco Lollobrigida sul divieto di produzione di “carne sintetica”, diventato norma simbolo della culture war della destra, sta infatti agitando l’industria agroalimentare italiana che in Europa chiede l’abrogazione di un pezzo della legge: il cosiddetto “emendamento Centinaio” contro il meat sounding.
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Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali