In Italia il tax gap è sceso in cinque anni di 24 miliardi (da 107 a 83 miliardi): nel 2021 è stato già raggiunto l'obiettivo del Pnrr sull'evasione per il 2024. Eppure, nello stesso periodo, la pressione fiscale è continuata ad aumentare
Dopo la revisione di settembre dell’Istat dei dati sul pil, il Mef a inizio anno ha pubblicato l’aggiornamento della relazione sull’evasione fiscale per gli anni 2016-2021. Si tratta, quindi, del periodo che precede il governo Meloni. I dati, che forse avrebbero meritato un maggiore risalto e una discussione più ampia, sono positivi. L’evasione fiscale e contributiva risulta ancora molto elevata (83,7 miliardi nel 2021), ma in forte calo (era 107,7 miliardi nel 2016): 24 miliardi in meno. Questo trend che dura ormai un periodo ampio dimostra che diversi provvedimenti di contrasto all’evasione (split payment, reverse charge, fatturazione elettronica) hanno funzionato, come è evidente dalla forte riduzione del tax gap dell’Iva (-16 miliardi).
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Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali