"L’Onu non riesce a fermare le guerre, figurarsi se riesce a imporre le politiche economiche o industriali ai suoi stati membri", ci dice il presidente della Fondazione Symbola. La transizione ecologica la guidano le imprese

Il catastrofismo che ha accompagnato la Cop 28 di Dubai potrebbe essere fortemente esagerato. Una prima prova è l'accordo raggiunto, nonostante la turbolenta trattativa sul futuro dei combustibili fossili. L'altra è l'effettiva capacità che il vertice ha di incidere sull'economia. “Questi appuntamenti sono importanti per indicare la direzione, ma la partita vera si gioca nel campo dell’economia e della società: la transizione ecologica si muove su una traiettoria ormai segnata”. L’ottimismo è di Ermete Realacci, ambientalista di lunga data che con la Fondazione Symbola monitora numeri e storie della green economy italiana. Il senso del ragionamento è semplice: “L’Onu non riesce a fermare le guerre, figurarsi se riesce a imporre le politiche economiche o industriali dei suoi stati membri”. Ne è prova l’ambizioso ma disapplicato accordo di Parigi. Ergo: il passaggio verso modelli produttivi più sostenibili lo fanno le imprese, che non smetteranno di muoversi in questa direzione per un accordo che verrà rinegoziato nel giro di un anno. “Penso a quello che ha fatto Donald Trump: ha portato gli Stati Uniti fuori dall’accordo di Parigi e ha vinto una campagna elettorale con lo slogan Trump digs coal. Però il carbone si è inchiodato e le rinnovabili sono cresciute lo stesso. Ci sono dinamiche di mercato e nella società che sono più avanti della politica”.

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Nata a Cosenza nel 1988, vive a Roma da più di dieci anni. Ogni anno pensa che andrà via dalla città delle buche e del Colosseo, ma finora ha sempre trovato buoni motivi per restare. Uno di questi è il Foglio, dove ha iniziato a lavorare nel 2017. Oggi si occupa del coordinamento del Foglio.it.

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Il catastrofismo sulla Cop 28 è esagerato. Parla Realacci

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13.12.2023

"L’Onu non riesce a fermare le guerre, figurarsi se riesce a imporre le politiche economiche o industriali ai suoi stati membri", ci dice il presidente della Fondazione Symbola. La transizione ecologica la guidano le imprese

Il catastrofismo che ha accompagnato la Cop 28 di Dubai potrebbe essere fortemente esagerato. Una prima prova è l'accordo raggiunto, nonostante la turbolenta trattativa sul futuro dei combustibili fossili. L'altra è l'effettiva capacità che il vertice ha di incidere sull'economia.........

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