Una legge necessaria per il centrodestra, dannosa per il centrosinistra. Eppure il tema è stato affrontato più volte da entrambi gli schieramenti. Pregi e difetti del nuovo modello di rapporto centro-periferia. Un girotondo di opinioni

Autonomia” (differenziata) è parola che scatena opposte tifoserie a destra e a sinistra. Il promotore e ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, dopo l’approvazione del “suo” ddl in Senato, mercoledì, si è mostrato più che soddisfatto: “Non credo di esagerare”, ha detto: “Con questa legge supereremo la questione meridionale e la questione settentrionale che ci portiamo dietro dal 1861”. “Con l’Autonomia avete dato il colpo di grazia alla Sanità”, ha detto invece la segretaria pd Elly Schlein (mentre Pier Luigi Bersani ha sottolineato con una battuta: “L’Autonomia è il maiale di prosciutti di Calderoli, ne ha un allevamento”). Ma questo dibattito esacerbato sta entrando davvero nel merito? Che cosa del ragionamento sull’autonomia in sé andrebbe o potrebbe eventualmente essere “salvato”, a sinistra? E su che cosa, a destra, si potrebbe invece riflettere per migliorare la legge? Al di là delle bandiere, al di là delle polemiche, il tema è stato ripetutamente affrontato da entrambi gli schieramenti in tempi diversi. Si può trovare un punto di caduta comune – e, in caso, su che cosa?

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Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.

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Come sarà quest'autonomia differenziata

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29.01.2024

Una legge necessaria per il centrodestra, dannosa per il centrosinistra. Eppure il tema è stato affrontato più volte da entrambi gli schieramenti. Pregi e difetti del nuovo modello di rapporto centro-periferia. Un girotondo di opinioni

Autonomia” (differenziata) è parola che scatena opposte tifoserie a destra e a sinistra. Il promotore e ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, dopo l’approvazione del “suo” ddl in Senato, mercoledì, si è mostrato più che soddisfatto: “Non credo di esagerare”, ha detto: “Con questa........

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