Sotto l’apparente unanimità interna si affaccia, per l’ennesima volta nella storia del Pd, l’idea di cambiare la leadership. Il nome che circola è sempre lo stesso: Paolo Gentiloni benché luisi dica non disponibile

Dire che nel Pd le acque sono agitate è dire poco. Sotto l’apparente unanimità interna con cui i dem si accingono ad andare alle elezioni europee e amministrative cova una certa tensione e si affaccia, per l’ennesima volta nella storia del Pd, l’idea di cambiare la leadership attuale. Ovviamente, non subito. Dopo il voto. I nemici interni di Schlein, che militano in gran parte nell’area Bonaccini, anche se il presidente della giunta regionale dell’Emilia Romagna non pare essere dello stesso avviso, sono convinti che nonostante al Nazareno si preveda di arrivare almeno al 25 per cento grazie alla logica del voto utile, il Pd arriverà al massimo al 20. E anche per le amministrative prevedono pessimi risultati.

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QOSHE - I due piani per prepararsi al dopo Schlein, in caso di flop europeo - Marianna Rizzini
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I due piani per prepararsi al dopo Schlein, in caso di flop europeo

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05.12.2023

Sotto l’apparente unanimità interna si affaccia, per l’ennesima volta nella storia del Pd, l’idea di cambiare la leadership. Il nome che circola è sempre lo stesso: Paolo Gentiloni benché luisi dica non disponibile

Dire che nel Pd le acque sono agitate è dire poco.........

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