Girato da Cord Jefferson in tre settimane, con un budget pari a quel che i film rivali hanno speso per le merende, si è intrufolato tra i dieci titoli in gara per il miglior film. Tra cancel culture e nuove sensibilità

"American Fiction” suona un po’ come “Grande Romanzo Americano”, inseguito e ricercato da chiunque avesse ambizioni letterarie. Poi uno strepitoso scrittore come Colson Whitehead è stato celebrato con questa precisa formula, e nessuno ha osato precisare “nero”. Minimalisti e sperimentalismo hanno fatto i loro danni (certe cose proprio non sembravano romanzi). Le donne hanno dato l’ultima spallata: il romanzo è patriarcale, noi ci sediamo in circolo e raccontiamo storie (e fossero almeno del tipo “la mano sulla culla governa il mondo”; no, a raccontare sono le vittime, in nobile gara tra loro).

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QOSHE - L'underdog degli Oscar. Perché “American Fiction” è il nostro candidato - Mariarosa Mancuso
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L'underdog degli Oscar. Perché “American Fiction” è il nostro candidato

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29.02.2024

Girato da Cord Jefferson in tre settimane, con un budget pari a quel che i film rivali hanno speso per le merende, si è intrufolato tra i dieci titoli in gara per il miglior film. Tra cancel culture e nuove sensibilità

"American Fiction” suona........

© Il Foglio

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