Produttore e sceneggiatore leggendario, è morto a 101 anni. I suoi programmi erano pensati per spettatori adulti e ciò voleva dire che si discorreva di politica, di guerra del Vietnam e di altre cose che non si sentivano in tv

Gli artisti, anche al massimo della celebrità, e con il gusto per la battuta, di fronte al successo altrui sono sempre acidini. Disse Bob Hope: “Siamo tutti molto fieri della televisione americana, e di Norman Lear che la possiede”. Non era solo una battuta, negli anni 70 e 80 era la verità. i programmi di successo li aveva scritti tutti Norman Lear, morto a Los Angeles all’età di 101 anni, ed erano programmi contemporanei. Non storielle da anni 60, con la mamma che non osava confessare a papà di avere urtato la macchina del vicino. O patemi perché il capufficio veniva a pranzo e l’arrosto era bruciato. La felicissima sintesi è di Norman Lear medesimo, in un’intervista di dieci anni fa ripresa dal New York Times. Per fare un paragone: fece alle sit-com quel che gli americani fecero al giallo inglese. Aggiunse un po’ di realtà – dire vita sarebbe sconveniente.

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QOSHE - Un'iniezione di realtà nella sit-com. Era la grande tv di Norman - Mariarosa Mancuso
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Un'iniezione di realtà nella sit-com. Era la grande tv di Norman

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06.12.2023

Produttore e sceneggiatore leggendario, è morto a 101 anni. I suoi programmi erano pensati per spettatori adulti e ciò voleva dire che si discorreva di politica, di guerra del Vietnam e di altre cose che non si sentivano in tv

Gli artisti, anche al massimo della celebrità, e con il gusto per la battuta, di fronte al........

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