Non li trovate in un museo, ma nei corridoi della Procura nazionale antimafia. Vasi, busti, fregi: sono il frutto delle indagini sul traffico dei reperti archeologici. Saranno presto esposti al pubblico

Sul portone due agenti in divisa, schiacciati nella bussola perché diluvia e l’acqua rimbalza sul selciato di via Giulia. Il metal detector, “passi di qua”. Il primo che ti si fa incontro, riemerso da un’infinità di tempo direbbe il poeta, è un grande cratere con le figure rosse, scene di mitologia e vita quotidiana, di produzione attica, un vaso conviviale del quinto o sesto secolo avanti Cristo. La sua teca trasparente, che ha ancora qualcosa di provvisorio, apre una sfilata di reperti fratelli: crateri a colonnette o a calice o a campana, vasi funerari, prodotti nella Magna Grecia. Nel corridoio di un palazzo ben dotato di storia, l’effetto è quello di un museo ai suoi primi passi ma già opulento. Eppure gli uomini in divisa e i funzionari che vi si muovono non sono turisti.

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"Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"

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L'archeomafia non resterà impunita. Storie di tesori persi e ritrovati

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14.04.2024

Non li trovate in un museo, ma nei corridoi della Procura nazionale antimafia. Vasi, busti, fregi: sono il frutto delle indagini sul traffico dei reperti archeologici. Saranno presto esposti al pubblico

Sul portone due agenti in divisa, schiacciati nella bussola perché diluvia e l’acqua rimbalza sul selciato di via Giulia. Il metal detector, “passi di qua”. Il primo che ti si fa incontro, riemerso da un’infinità di tempo direbbe il poeta, è un grande cratere con le figure rosse, scene di mitologia e vita quotidiana, di........

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