Da “Mina Settembre” a “Margherita Dicembre”, la saga degli Agnelli meriterebbe una sequela di serie tv sulla Rai

E’ asssurdo, è intollerabile”, si agita un erede Agnelli al telefono. “Inconcepibile”, pare che commenti con un filo di voce Maria Sole, la più anziana delle sorelle ancora in vita dell’Avvocato, novantottenne. Per tutto il trambusto. I nomi sui giornali. I maggiordomi in procura. Lo sputtanamento. Ma che è. Non si era mai vista una cosa del genere. Gli avvocati di John che dichiarano: “sono vent’anni che una madre perseguita i propri figli”. Tutto in piazza. Uno scandalo, anche per noi non novantottenni ma nati comunque nel Novecento. Ma, si sa, quella era l’epoca della protezione. L’èra dei nascondimenti, di quando il cosiddetto jet set (anche prima dell’invenzione dell’aereo a rezione) aveva un unico obiettivo: andare sui giornali (anche di proprietà) quando si nasceva e quando si moriva, al massimo quando si sposava (bene). Dunque sobrietà, addetti a pagare paparazzi per ritirare foto, si fa ma non si dice, magari vizi anche risaputi ma calati sotto un padronale riserbo perché certe cose non si dovevano fare “in front of the servants”.

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Michele Masneri (1974) è nato a Brescia e vive prevalentemente a Roma. Scrive di cultura, design e altro sul Foglio. I suoi ultimi libri sono “Steve Jobs non abita più qui”, una raccolta di reportage dalla Silicon Valley e dalla California nell’èra Trump (Adelphi, 2020) e il saggio-biografia “Stile Alberto”, attorno alla figura di Alberto Arbasino, per Quodlibet (2021).

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Margherita Agnelli deve cambiare schema di gioco e guardare a Harry e Meghan

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15.02.2024

Da “Mina Settembre” a “Margherita Dicembre”, la saga degli Agnelli meriterebbe una sequela di serie tv sulla Rai

E’ asssurdo, è intollerabile”, si agita un erede Agnelli al telefono. “Inconcepibile”, pare che commenti con un filo di voce Maria Sole, la più anziana delle sorelle ancora in vita dell’Avvocato, novantottenne. Per tutto il trambusto. I nomi sui giornali. I maggiordomi in procura. Lo........

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