Storie, amori e leggende del produttore cinematografico. Più degli Oscar e dei fallimenti però la sua storia è costellata dalle case
Sembra che stia meglio Vittorio Cecchi Gori, il Grande Gatsby del cinema italiano, ricoverato nei giorni scorsi in un ospedale romano, prima per un ricovero di routine e poi trasferito in reparto intensivo. Così raccontano gli amici, e dunque tanti auguri Vittorione, colui che è riuscito a trasformare in oro, e poi in polvere, tutto quello che toccava. Il cinema, e i cinema nel senso di sale, tantissime; i tre Oscar, la televisione con Telemontecarlo, e poi ancora il calcio con la Fiorentina, la politica col seggio senatoriale, poi tutto perduto, tra infarti, quattro arresti, cento film prodotti. Perquisizioni, avventure e tanta tanta umanità.
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Michele Masneri (1974) è nato a Brescia e vive prevalentemente a Roma. Scrive di cultura, design e altro sul Foglio. I suoi ultimi libri sono “Steve Jobs non abita più qui”, una raccolta di reportage dalla Silicon Valley e dalla California nell’èra Trump (Adelphi, 2020) e il saggio-biografia “Stile Alberto”, attorno alla figura di Alberto Arbasino, per Quodlibet (2021).