Sono più di cento i casi di diplomatici, spie, agenti americani colpiti da misteriosi malori. Che cosa c'entra l’unità 29155 dell’intelligence militare russa e che cos'è l'operazione Reduktor. Una storia di minacce, ritorsioni, omicidi, intimidazioni, avvelenamenti

C’è un’unità dell’intelligence russa che, contrariamente alle altre, agisce consapevole che le sue azioni devono farsi notare. Tutto quello che l’unità 29155 dell’intelligence militare (Gru) porta a termine salta all’occhio perché è un messaggio, è una firma. La sua missione, come ha detto un funzionario americano, è “trovare, aggiustare, finire, tutto a sostegno dei sogni imperiali di Vladimir Putin”. Le azioni degli uomini della 29155 hanno battuto il cammino che ha portato all’invasione dell’Ucraina, si snodano su una storia di minacce, ritorsioni, omicidi, intimidazioni, avvelenamenti. L’unità è stata creata nel 2008 e non aveva bisogno di uomini abili a trovare informazioni, ma di agenti pronti per quelle che vengono definite operazioni militari cinetiche, incluso l’utilizzo di un’arma che genera microonde per attaccare il personale del governo americano in giro per il mondo causando mal di testa, svenimenti, vertigini, dolori cronici, insonnia, problemi all’udito, cognitivi, motori. Questi malori vennero chiamati sindrome dell’Avana, ma la storia non era iniziata a Cuba contro i dipendenti del dipartimento di stato e della Cia mandati dall’ex presidente Barack Obama nell’isola per ravvivare le relazioni diplomatiche nel 2016, ma già due anni prima a Francoforte, c’era stato il primo attacco. La testata The insider assieme allo Spiegel e 60 Minutes ha svolto un’inchiesta dalla quale non emerge il nome dell’arma usata da Mosca, ma il coinvolgimento della 29155 e dei suoi uomini che hanno viaggiato per tutta l’Europa, hanno avvelenato ex spie, incendiato depositi di munizioni destinate a Kyiv o a Tbilisi.

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Micol Flammini è giornalista del Foglio. Scrive di Europa, soprattutto orientale, di Russia, di Israele, di storie, di personaggi, qualche volta di libri, calpestando volentieri il confine tra politica internazionale e letteratura. Ha studiato tra Udine e Cracovia, tra Mosca e Varsavia e si è ritrovata a Roma, un po’ per lavoro, tanto per amore. Sul Foglio cura con Paola Peduzzi l’inserto EuPorn in cui racconta il lato sexy dell’Europa, ed è anche un podcast.

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La sindrome dell’Avana e l’unità del Gru che vuole realizzare i sogni di Putin con un’arma sconosciuta |

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01.04.2024

Sono più di cento i casi di diplomatici, spie, agenti americani colpiti da misteriosi malori. Che cosa c'entra l’unità 29155 dell’intelligence militare russa e che cos'è l'operazione Reduktor. Una storia di minacce, ritorsioni, omicidi, intimidazioni, avvelenamenti

C’è un’unità dell’intelligence russa che, contrariamente alle altre, agisce consapevole che le sue azioni devono farsi notare. Tutto quello che l’unità 29155 dell’intelligence militare (Gru) porta a termine salta all’occhio perché è un messaggio, è una firma. La sua missione, come ha detto un funzionario americano, è “trovare, aggiustare,........

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