L’idea di un movimento illiberale che sfasci la sinistra nel momento in cui può ambire a tornare al governo è invero ghiottissima per l'ex leader del Labour. La rivalsa dopo la sospensione per l'antisemitismo. Il contagio anti americano e anti Nato in Europa
Jeremy Corbyn ha coltivato l’idea di formare un nuovo partito fin da quando ha perso la leadership del Labour dopo la sconfitta epocale alle elezioni britanniche del dicembre del 2019. Di tanto in tanto l’ipotesi si riaffaccia sui media, Corbyn lascia intendere che lo spazio elettorale esiste, i suoi sodali – che si sono sentiti umiliati dal repulisti centrista e brutale del suo successore, Keir Starmer – rinnovano il culto della sua personalità e poi si passa ad altre storie, altri pettegolezzi.
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Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi