Sembra tutto già deciso, ma le primarie servono anche ad altro, a comporre l’immagine dell’America elettorale del 2024, a riconoscere gli infelici, gli scontenti, quelli che si prendono la briga di andare a votare contro delle vittorie già scritte

Oggi è il Super Tuesday, il martedì più affollato delle primarie americane, si vota in quindici stati e in un territorio, le Samoa americane, ma, come scrive senza fronzoli il New York Times, un appuntamento solitamente eccitante quest’anno è invece “insolitamente non importante”. Nel campo democratico si ricandida l’attuale presidente, Joe Biden, e quindi non c’è una contesa. Nel campo repubblicano Donald Trump sembra già vittorioso, e con oggi la sua unica rivale rimasta, Nikki Haley, potrebbe decidere di lasciare. E Trump è vittorioso anche per un altro motivo: i suoi processi non interromperanno più di tanto la sua campagna elettorale e la questione dell’eversione del 6 gennaio 2021, che è cruciale nel momento in cui si parla di una sua possibile rielezione (è cruciale per tutto in realtà), non sarà stabilita prima di novembre.

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Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi

QOSHE - Il Super Tuesday del discontento e i suoi segnali, leggendo il saggio “Frontiera” - Paola Peduzzi
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Il Super Tuesday del discontento e i suoi segnali, leggendo il saggio “Frontiera”

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05.03.2024

Sembra tutto già deciso, ma le primarie servono anche ad altro, a comporre l’immagine dell’America elettorale del 2024, a riconoscere gli infelici, gli scontenti, quelli che si prendono la briga di andare a votare contro delle vittorie già scritte

Oggi è il Super Tuesday, il martedì più affollato delle primarie americane, si vota in quindici stati e in un territorio, le Samoa americane, ma, come scrive senza fronzoli il New York........

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