L'ex presidente ora fa "l'uomo di pace" che non disdegna Hitler, dando l'ultimo giro alla trasformazione del conservatorismo. Il cambio di posizione su TikTok costringe il suo partito a nuove acrobazie. E rivela che c'è un problema di soldi. Ma perdiamo tempo con la confusione di Biden
Donald Trump, “uomo di pace” che vuole porre fine alla guerra della Russia in Ucraina non dando più soldi e armi all’Ucraina, “uomo di pace” che non disdegna le cose buone fatte da Adolf Hitler, costringe il Partito repubblicano a continue contorsioni. Ora, il suo partito se l’è scelto e voluto, Trump, non ha fatto nulla per arginarlo, anche se avrebbe potuto e anche se gli sarebbe convenuto, visto che nelle elezioni di metà mandato l’ex presidente aveva ottenuto risultati mediocri e visto che ha un problema con l’elettorato moderato che potrebbe essere decisivo a novembre – il Wall Street Journal, che non è certo stato neutrale con il trumpismo, scrive che qualsiasi candidato repubblicano batterebbe Joe Biden, tranne proprio Trump. Quindi le contorsioni sono, per i repubblicani, un prezzo da pagare previsto, ma vedere in diretta la deformazione del conservatorismo americano, con dichiarazioni d’adattamento al limite del ridicolo, continua a essere uno spettacolo istruttivo.
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Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi